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In pensione anticipata con un prestito ventennale. Rata fino al 15%…

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incontro governo sindacati su previdenza

In pensione anticipata con un prestito ventennale. Rata fino al 15% dell’assegno

L'ipotesi del Governo sulla flessibilità in uscita consiste nell'«anticipo finanziario della pensione netta per gli anni che mancano alle pensione di vecchiaia. Nessuna penalizzazione, ma solo una rata di ammortamento di 20 anni, con la copertura assicurativa e una detrazione fiscale sulla parte del capitale anticipato per alcuni soggetti più deboli e meritevoli di tutela».

Lo ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini ai sindacati durante l'incontro sulle pensioni in corso al ministero del Lavoro, secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti all'incontro. La rata del prestito pensionistico per chi dovesse anticipare volontariamente l'uscita dal lavoro
di 3 anni rispetto all'età di vecchiaia potrebbe arrivare al 15% della pensione per i vent'anni nei quali si ripaga il prestito.

L'Inps sarà il front office per i cittadini che chiederanno l'anticipo pensionistico (Ape) ha detto Nannicini, nel corso del confronto con i sindacati. In dettaglio, l'Inps creerà il rapporto con gli enti finanziatori che erogheranno l'anticipo netto della pensione ai lavoratori che certificheranno la richiesta di pensionamento anticipato.

Istituti finanziari perché flessibilità costa 10 mld
«Il coinvolgimento degli istituti finanziari, delle banche e delle assicurazioni, non viene fatto per una questione ideologica, ma nasce esclusivamente dal rispetto dei vincoli di bilancio, visto che è di 10 miliardi la stima dei costi previsti per la flessibilità in uscita». Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini ai sindacati, illustrando la proposta del governo al tavolo sulle pensioni, secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti all'incontro.

Pensioni: prossima riunione governo sindacati giovedì 23 e il 28 giugno

Il Governo ha fissato due nuovi appuntamenti con i sindacati per proseguire il confronto sulle pensioni: il primo il 23 giugno alle 15 e il secondo il 28 giugno nel corso del quale si discuterà anche di rivalutazione degli assegni pensionistici.

Lo hanno comunicato ai leader di Cgil, Cisl e Uil il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini. Finita la parte sulla previdenza, le parti si stanno ora confrontando sui temi dell'occupazione e della crescita.

Boccia, nuova stagione dialogo per soluzioni Paese
«L'auspicio è che si riapra una stagione di dialogo con il Governo e con noi per arrivare alle soluzioni per il Paese» ha commentato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia l'incontro di oggi tra il ministro Poletti ed i sindacati in tema di pensioni e lavoro.

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