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«Berlusconi, operazione al cuore riuscita»

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«Berlusconi, operazione al cuore riuscita»

  • –Barbara Fiammeri

roma

L’operazione è andata bene. Silvio Berlusconi, come da protocollo, è in terpaia intensiva ancora sopito ma l’intervento per sostituire la valvola aortica che aveva fatto «temere per la sua vita» è riuscita. L’ex premier è stato portato il sala operatoria attorno alle 8 mentre i fotografi immortalavano Francesca Pascale in lascrime affacciata alla finestra. Quel che conta però è il verdetto del chirurgo, il professor Ottavio Alfieri: «L’intervento è andato come previsto, molto bene, senza complicazioni», ha spiegato il primario del San Raffaele, confermando ufficialmente quanto aveva anticipato qualche ora prima Gianni Letta che, interrompendo il suo discorso durante la presentazione del premio «Biagio Agnes», aveva dato l’annuncio.

Adesso però «ci vuole cautela, ci vuole pazienza, ci vuole attesa», ha precisato Alberto Zangrillo, medico di fiducia dell’ex premier. Berlusconi uscirà tra oggi e domani dalla terapia intensiva, per tornare nella sua stanza, al sesto piano del padiglione D, dove dovrebbe rimanere ancora una settimana, prima di iniziare la riabilitazione. Con l’ex premier, ieri, oltre ai figli e alla Pascale, anche il fratello Paolo e Fedele Confalonieri che attorno alle 12 è uscito dall’ospedale sfoggiando un sorriso: «Il Cavaliere è forte e supererà anche questa». E a Milano c’era anche la tesoriera del partito e feldelissima di Berlusconi Maria Rosaria Rossi, che proprio per questo ieri pomeriggio non ha partecipato all’ufficio di presidenza del partito convocato per l’approvazione del bilancio.

Una riunione di routine e obbligata dai tempi (il bilancio andava approvato prima del 15), che tuttavia ha risentito delle tensioni interne al partito. Nel mirino il «cerchio magico», a partire proprio dalla Rossi, che aveva inviato la relazione di accompagnamento. Raccontano che l’attacco più duro sia arrivato da Altero Matteoli: «Sembra di essere in un condominio di poche persone, questa relazione è imbarazzante, non guarda al futuro e neanche al presente». Molto critico anche il capogruppo al Senato Paolo Romani secondo cui in questo momento Fi è un partito incapace di offrire una prospettiva. «Così non è una cosa seria, io non la voto», avrebbe detto Romani lamentando anche carenze professionali. Dalla relazione la conferma della grave situazione debitoria e la necessità di contenere i costi attivando parallelamente una nuova campagna di tesseramento e di fund raising. Alla fine il via libera è arrivato anche perché in caso contrario si sarebbe aperto un «caso». Che però è già in essere anche e soprattutto a causa dell’assenza forzata di Berlusconi.

La famiglia in questo momento ha deciso di mantenere attorno al Cavaliere un cordone di sicurezza, limitando già nei giorni scorsi visite e telefonate. Un regime che sarà ulteriormente rafforzato nei prossimi giorni, quando comincerà la fase della riabilitazione che è piuttosto faticosa.

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