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Padoan: raggiunto buon compromesso

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Padoan: raggiunto buon compromesso

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan (Ansa)
Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan (Ansa)

L’ultimo Ecofin a presidenza olandese decide di rinviare alle determinazioni del comitato di Basilea il nodo della ponderazione al rischio dei debiti sovrani detenuti dalle banche. Mentre sullo schema europeo di assicurazione dei depositi bancari (Edis)il compromesso raggiunto definisce la «road map» su cui proseguirà il confronto su questo pilastro mancante dell’Unione bancaria.
Pier Carlo Padoan in conferenza stampa a Lussemburgo s’è dichiarato soddisfatto per l’esito del vertice, che ha rinviato a lunedì l’intesa sull’altro dossier sul tavolo: quello dell’accordo per impedire alle multinazionali di eludere il fisco. Il ministro ha in particolare insistito sul tema dei titoli sovrani detenuti dalle banche:  «C’è stato - ha spiegato - la presa di distanza dalla tematica di attribuzione di coefficienti di rischio al rischio sovrano detenuto dalle banche: si attende in modo inequivocabile la conclusione dei lavori del comitato di Basilea ed eventualmente decidere di andare avanti. Per il momento questa rimane congelata: dev’essere un accordo che si trova a livello globale. Questa è la posizione che l’Italia ha sempre sostenuto e che trova accoglimento in quello che è stato deciso».

Era la posizione sostenuta dalla stessa Bce e della Banca d’Italia e che aveva visto contrapposti invece i tedeschi della Bundesbank: con il rinvio a Basilea la questione esce dall’orizzonte del breve termine (una decisione da prendere entro il 2018 come vorrebbe Berlino) ed entra in una riflessione globale, mentre le banche europee stanno completando l’adattamento dei loro bilanci alle nuove regole.
Il ministro ha invece definito un «buon compromesso» le conclusioni raggiunto sul percorso di attuazione dell’Unione bancaria. Sono «il frutto di un negoziato non semplice, che raggiunge un buon compromesso viste le posizioni iniziali diverse tra i diversi Paesi, che nei fatti applica e implementa in un modo che si può definire soddisfacente la compresenza di elementi di condivisione del rischio e di riduzione dello stesso». «I pesi relativi di questi due elementi - continua Padoan - sono diversi da Paese a Paese, quindi quello che si prefigura nelle conclusioni è un percorso importante, che comincia con lo stabilire un percorso preciso al common backstop, cioè al meccanismo di sostegno comune al Fondo Unico di Risoluzione, manda avanti i progressi in tema di indicatori di regolamentazione bancaria che sono già stati in parte implementati e quindi costituiscono un importante strumento di riduzione del rischio, che si aggiunge ad altri».

Padoan ha fatto anche riferimento allo “statement” sulle previdenza uscito dall’Eurogruppo di venerdì: «abbiamo discusso il tema della sostenibilità dei sistemi pensionistici, in cui si sono identificate raccomandazioni» ha affermato. Ricordando che l’Italia continua ad essere uno dei Paesi «ad avere uno dei sistemi pensionistici più sostenibili». Non c’è stata - ha poi spiegato - alcuna valutazione particolare dell’attuale dibattito o delle attuali proposte, ma solo una carrellata generale. Se proprio vogliamo collegare l’Italia, va notato che nel comunicato dell’Eurogruppo si raccomanda di evitare di disfare riforme precedentemente introdotte».

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