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Dossier Sprechi e debito, Raggi e Giachetti divisi su modi e tempi per ridurre le…

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    Dossier | N. 123 articoliElezioni comunali 2016

    Sprechi e debito, Raggi e Giachetti divisi su modi e tempi per ridurre le tasse

    Virginia Raggi (M5S) e Roberto Giachetti (Centrosinistra)
    Virginia Raggi (M5S) e Roberto Giachetti (Centrosinistra)

    1. Manovra di assestamento a settembre: i margini di manovra sono stretti per il Piano di rientro. Dove pensate di risparmiare ancora? E come trovare risorse per nuovi investimenti? Sono appena 500 i milioni previsti nel bilancio approvato lo scorso marzo.

    2. Tassazione record per cittadini e imprese: come riuscire ad abbassarla e con quali tempi

    3. Roma registra un tasso di disoccupazione giovanile al top in Italia: come pensate di far crescere l’occupazione sul territorio?

    4. Qual è il vantaggio competitivo della sua proposta politica per Roma rispetto a quella del suo avversario?

    Virginia Raggi
    Movimento 5 Stelle

    1. È necessario un deciso taglio agli sprechi e un potenziamento della leva degli investimenti, la cosiddetta “spesa buona” in conto capitale che può aiutare la città a risollevarsi. Il M5S aveva già individuato 1,2 miliardi di sperperi alla guida della Commissione speciale per la revisione e razionalizzazione della spesa. La Capitale, come l’intero Paese, soffre di una carenza di interventi che valorizzino il territorio e il patrimonio senza nuove colate di cemento. Riqualificando ed evitando di aggredire i delicati equilibri urbanistici e naturalistici della città. Gli investimenti su cui l’amministrazione deve impegnarsi, inoltre, vanno senza dubbio orientati ai servizi ai cittadini e alle imprese, per le quali bisogna creare un ambiente più “friendly” e attrattivo.

    2. La ricontrattazione del debito in relazione a tassi di interesse che oggi sono fuori mercato. La riorganizzazione e razionalizzazione delle partecipate. Il ripensamento della macchina pubblica. Sono tutte azioni che possono e devono aprire degli spazi alla riduzione delle imposte. In tema di sprechi, c’è lo scandalo di “affittopoli” da sanare. Spesso si pensa alle case del Comune in centro abitate da decenni gratis o quasi, ma poi ci sono le sedi dei partiti, dei sindacati o gli “inquilini istituzionali” che usufruiscono di quei beni a canone ridotto. Altro tema rilevante riguarda l’affitto pagato dalle compagnie petrolifere per i distributori sul territorio cittadino. Si parla di cifre intorno ai 1200 euro all’anno per ogni attività. Una miseria rispetto al resto d’Europa. Ci sono gli spazi per una riduzione fiscale, ma sarebbe irresponsabile lanciarsi in promesse elettoralistiche sui tempi.

    3. Spazio alle start-up e alle buone idee dei ragazzi che possono diventare impresa. Dobbiamo fermare l’emorragia di giovani cervelli che lasciano il Paese ogni anno in cerca di fortuna all’estero. Al tempo stesso dobbiamo attrarre studenti e ricercatori nella Capitale. Il Comune deve creare l’ambiente giusto, in termini di tassazione e servizi, per far proliferare le nuove iniziative. Sul fronte urbanistico, ad esempio, si può lavorare a idee innovative come il coworking che passa per la riqualificazione degli spazi urbani. Il M5S è pioniere su questo fronte e se ne è già occupato in una proposta di legge parlamentare che riguarda proprio le start-up innovative. Stesso ragionamento va fatto per l’artigianato, la piccola manifattura e il commercio di prossimità, che vanno incoraggiati e valorizzati. Il sindaco, però, deve dare grande attenzione pure ai distretti e ai poli produttivi delle aree periferiche

    4. Prima di essere un politico sono una cittadina, una giovane professionista e una mamma. Conosco il centro e vivo in periferia. Conosco Roma e i romani. Frequento i mercati e non i salotti chic. Non voglio fare il sindaco di Roma per poi guidare un partito o un governo nazionale, come accaduto ai primi cittadini dell’ultimo ventennio. La Capitale non è per me un trampolino di lancio da calpestare per arrivare altrove. Né ho poltrone in Parlamento da difendere, stando con un piede in due scarpe. La mia massima aspirazione è fare bene per i cittadini romani.

    Roberto Giachetti
    Centrosinistra

    1. Il bilancio della città è “il” punto di fragilità della sua vicenda amministrativa. Se affrontato con decisione può essere il suo punto di rilancio. La nostra strategia passa da punti di snodo chiari: l’accertamento della massa debitoria effettivamente dovuta e la rinegoziazione del debito; una lotta all’evasione senza quartiere; la valorizzazione del patrimonio; una campagna di tagli agli sprechi che si annidano in poste di bilancio mai verificate. Da ognuna di queste misure ci attendiamo risorse che abbiamo valutato in 320 milioni l’anno per spese correnti e 150 destinabili a investimenti. Oltre a questo c’è da rinegoziare con lo Stato l’impegno finanziario per Roma: oggi è insufficiente ai suoi bisogni di città e di Capitale d’Italia. Il Governo Renzi ha meritoriamente assegnato una dotazione annuale di 110 milioni. Pensiamo si debba salire a 150. La chiave è partire da subito e la manovra di assestamento di settembre sarà il primo passaggio.

    2. Con una tassazione tra le più elevate del Paese sono imprese e cittadini romani a pagare il conto della situazione finanziaria della città. Ogni risparmio sarà destinato prima di tutto al finanziamento della spesa sociale e, immediatamente dopo, alla riduzione del carico fiscale. Anche qui con una chiara impostazione progressiva: il primo passaggio sarà intervenire sui ceti meno abbienti. Roma ha troppe diseguaglianze e la leva fiscale deve prima di tutto servire ad aggredirle. Quanto ai tempi avremo i primi risultati in tre anni.

    3. Roma “deve” diventare una città per giovani: è questa la direzione in cui vanno le città con Università, con capacità innovative, con una popolazione giovane. E quindi una città delle startup, della creatività, dei luoghi nuovi per fare impresa, di una formazione mirata a un mercato del lavoro che cambia. Stiamo pensano a un Piano Straordinario, siglato con ministero del Lavoro e Regione Lazio e finanziato con il Fondo sociale europeo che veda misure tra cui: un servizio civile - diretto ai giovani tra i 18 e i 25 a partire da quelli residenti nelle aree di periferia - per attività di interesse sociale guadagnando uno stipendio per due anni; una rete di fablab e coworking e “borse di lavoro” per l’affitto delle postazioni; una collaborazione con le Università per definire percorsi di incontro tra domanda e offerta di lavoro e usare al meglio le risorse della formazione. I settori nei quali prevediamo maggiore crescita sono quelli dei servizi alla persona, del turismo e della cultura. Per il turismo, l’amministrazione dovrà garantire tempi certi e procedure snelle per attrarre grandi investimenti stranieri. Sulla cultura, la strategia sarà quella di combinare la valorizzazione del patrimonio storico con la sperimentazione delle arti contemporanee

    4. Noi parliamo di crescita sostenibile e non di decrescita ‘felice'; parliamo di Olimpiadi come occasione di sviluppo e non come occasione criminale; parliamo di completamento di metro C per contribuire a risolvere i problemi di trasporto della città e non di sua interruzione contro ogni logica di trasporto pubblico. Sono visione e pragmatismo a contraddistinguere la nostra offerta politica.

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