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4/7 I beni rifugio, l'oro può crescere oltre i 1300 dollari

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    LA BUSSOLA DEL RISPARMIATORE

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    L'oro vicino ai 1.300 dollari l'oncia è un chiaro segnale dell'incertezza di questi giorni sul voto al referendum britannico. I rinnovati timori su una possibile vittoria del Brexit hanno spinto il metallo giallo al pari di tutti gli altri investimenti «rifugio».Chi scommette su questo scenario potrebbe avere la tentazione di incrementare sensibilmente la presenza in portafoglio squilibrando le scelte effettuate finora.
    Negli investimenti retail il metallo giallo arriva al massimo al 5% del totale, in prodotti finanziari legati al metallo giallo come gli Etf. Ma anche in più costosi (perche da proteggere) possessi fisici.
    Certo, quello che è stato nella storia il bene rifugio per eccellenza ha dato soddisfazioni e può presentare performance di rilievo (oltre il 20%)nonostante l'assenza di ogni cenno di inflazione. L'oro si sta muovendo non solo per la paura di uno scossone legato al voto inglese. Altri fattori come l'allontanamento del rialzo dei tassi della Fed, le difficoltà dei listini asiatici e anche il movimento di alcuni grandi investitori che hanno puntato sul raggiungimento dei 1.400 dollari l'oncia hanno influito sulle fluttuazioni dei prezzi. «Raccomandiamo ai nostri clienti di posizionarsi in vista di un nuovo mercato rialzista dell'oncia, che durerà molto a lungo», ha detto Solita Marcelli, analista di Jp Morgan Private Bank. Per chi non ha alcun investimento avviato può esserci spazio per acquisti contenuti, attenzione però alle caratteristiche sempre più finanziarie del metallo giallo che ne ha accentuato negli ultimi anni la volatilità.

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