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4/5 I programmi a confronto sull'economia - Torino

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    I programmi a confronto sull'economia

    Meno tasse, Olimpiadi, funivie e metro: tutte le proposte dei candidati

    4/5 I programmi a confronto sull'economia - Torino

    1. FISCO E SVILUPPO

    Piero Fassino - Centrosinistra: Più risorse per i servizi
    Il debito di Torino era a quota 3,3 miliardi all'inizio del mandato ed è previsto a 2,8 miliardi nel 2016. Fassino ha difeso la gestione del debito, ha annunciato una nuova fase di governo focalizzata sul sostegno alla ripresa e si è impegnato a portare da 260 a 300 milioni le risorse per i servizi al cittadino.

    Chiara Appendino - M5S: Debito ai raggi X
    Appendino ha annunciato una ricognizione sullo stato del debito (allargata alle partecipate) e una verifica sui derivati per avviare interventi «in discontinuità». Per Appendino il debito è stato ridotto con operazioni spot e senza un piano pluriennale.

    2. MOBILITÀ E INFRASTRUTTURE

    Piero Fassino - Centrosinistra: Sviluppo delle metro
    Prolungamento della Linea 1 della metro. Linea 2 della metro, il cui progetto che costerà 10 milioni, ha avuto copertura economica dal ministero; collegamento diretto con l'aeroporto costerà 130 milioni, finanziati dai Trasporti, lavori al via
    a fine 2016.

    Chiara Appendino - M5S: Riqualificazione
    Impostare, e possibilmente già terminare, alcuni grandi interventi: alcune opere sono relative alle infrastrutture per la mobilità, il completamento della Linea 1, l'avvio dei cantieri per la 2, il collegamento con Caselle. Altre riguardano la riqualificazione urbanistica.

    3. SOCIETÀ PARTECIPATE

    Piero Fassino - Centrosinistra: Tutelare la qualità
    Dal 2011 al 2015 il Comune ha avviato un piano di contenimento delle spese correnti e di dismissioni di quote in partecipate o controllate. Fassino ha concluso con i sindacati un accordo per tutelare la qualità del lavoro in fase di assegnazione dei servizi attraverso appalto pubblico.

    Chiara Appendino - M5S: Sì a controllo pubblico
    Appendino ha accusato l'amministrazione di aver svenduto le partecipate del Comune e si è impegnata a mantenere il controllo pubblico sui servizi. A fronte della riduzione di personale nel quinquennio scorso (da 11.020 a 9.998 dipendenti) Appendino ha parlato di “internalizzare” alcuni servizi.

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