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Referendum costituzionale, Confindustria si schiera per il Sì

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voto unanime

Referendum costituzionale, Confindustria si schiera per il Sì

Confidustria si schiera ufficialmente per il Sì al prossimo Referendum di ottobre sulla riforma costituzionale del Senato e del bicameralismo. Questa mattina, il Consiglio Generale dell’associazione degli industriali ha condiviso, all’unanimità, la posizione favorevole al referendum sul ddl Boschi proposta dal consiglio di Presidenza. Per le imprese italiane la riforma costituzionale «guarda all'interesse generale del Paese nel medio-lungo periodo e va sostenuta, quindi, a prescindere dalla situazione politico-elettorale del momento. È senz'altro
migliorabile, ma è pre-condizione indispensabile per realizzare quelle riforme necessarie al rilancio della crescita».

Le ragioni dell’associazione
Quattro, in particolare, gli aspetti della riforma fortemente voluta dal premier Matteo Renzi che giustificano l’appoggio di viale dell’Astronomia. Innanzitutto, il l superamento del bicameralismo paritario, che si tradurrà in una maggiore stabilità e governabilità del Paese. I Governi, spiega una nota diffusa dall’associazione - «potranno assumere decisioni nell'interesse generale, senza guardare al consenso di brevissimo periodo, ma pensando al benessere dei cittadini. Altri punti a favore riguardano «il miglioramento della qualità dell'attività legislativa, che significa riduzione del time to market delle politiche pubbliche», e «la semplificazione e la modernizzazione dei rapporti tra i diversi livelli di governo, che significa maggiore collaborazione tra Stato e autonomie e superamento della logica dei veti». Infine, fa schierare le imprese per il Sì «l'introduzione di misure di efficientamento della finanza pubblica, che significa soprattutto maggiore controllo sulla quantità e qualità della spesa degli enti regionali e locali».

Le nomine al vertice dei gruppi tecnici
In occasione del Consiglio di presidenza di oggi e su indicazione del neo presidente Vincenzo Boccia, Confindustria ha poi provveduto a designare i nuovi presidenti dei gruppi tecnici. In particolare, Carlo Bonomi (Synopo), vicepresidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza con delega al Credito e finanza, fisco, organizzazione e sviluppo, è stato nominato presidente del gruppo tecnico per il Fisco. Rosario Bifulco (Mittel), vicepresidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza con delega alla Competitività territoriale, è stato invece nominato presidente del gruppo tecnico Scienze della vita.

Nell’Advisory Board anche Confalonieri e De Poli
Entrano invece a far parte dell'Advisory Board di Confindustria, organo consultivo introdotto dalla riforma Pesenti come luogo di elaborazione strategica e di confronto tra imprenditori ed esperti sui temi prioritari dell'agenda economica, Pietro Guindani (Vodafone Italia), vicepresidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza con delega all'Università, l’innovazione e capitale umano; Sandro De Poli, presidente e amministratore delegato di General Electric Italia, e Fedele Confalonieri, presidente Mediaset, entrambi anche membri dell'Advisory Board di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza.

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