
2/11 Eurotower in manovra: garanzia a doppia faccia
Fiammate come quelle di ieri sui rendimenti dei BTp non si vedevano da anni e possono mettere apprensione nei detentori dei titoli di Stato italiani, ma la situazione è ben diversa da quella che si registrava nelle fasi più acute della crisi del debito. Basta infatti guardare ai rendimenti del decennale del Tesoro, che nel momento di maggior tensione della giornata ha raggiunto l'1,80% e non, ad esempio, il 7,2% di un giorno memorabile dell'autunno 2011.
L'ombrello della Bce (e il suo «qe») funziona ormai da tempo come protezione, comprime i tassi e continuerà prevedibilmente a farlo in futuro. Avere un compratore di ultima istanza come l'Eurotower garantisce dall'insolvenza di un emittente, ma al tempo stesso contribuisce a ridurre in modo drastico la remunerazione del risparmiatore: il problema principale nell'era dei rendimenti congelati.
Ancora più evidente è l'effetto sui bond sovrani che ieri, come in passato, sono stati eletti a «bene rifugio». I loro prezzi (che si parli di Treasury Usa, di Bund tedeschi o paradossalmente di Gilt britannici) sono tirati come non mai: ad acquistarli adesso per rivenderli a breve si rischiano dolorose perdite.
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