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8/12 Dolomiti in bicicletta /Affacciati sulle Dolomiti di Sesto

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    Gli itinerari più belli sulle Dolomiti in bicicletta

    Gli itinerari più belli sulle Dolomiti in bicicletta
    La Maratona dles Dolomites compie quest'anno trent'anni ed è, da tempo, la vera regina delle granfondo amatoriali tanto che anche il Giro d'Italia, durante l'ultima edizione, ha omaggiato le sue strade con una tappa davvero epica.
    La 14' tappa, da Farra d'Alpago a Corvara, si è infatti svolta in gran parte sul tracciato della Maratona dles Dolomites portando Nibali, Chaves, Kruijsvijk e tutti gli altri a sfidarsi sui tornanti dei passi Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Giau e Falzarego.
    In queste pagine, in collaborazione con www.cicloweb.net, scopriremo una manciata di percorsi dedicati a chi ama pedalare “alzando lo sguardo dal manubrio”, godendosi la soddisfazione di faticare al cospetto delle Dolomiti. Una serie di proposte che parte dai tracciati della Maratona dles Dolomites ed allarga successivamente lo sguardo, esplorando parte di quel vasto territorio dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco che comprende non solo le Dolomiti ladine ma anche le Dolomiti di Brenta, nel Trentino occidentale, le Dolomiti bellunesi e le Dolomiti friulane, più selvagge e meno conosciute.
    Molti di questi suggerimenti sono raccolti nel libro Undici anelli nelle Dolomiti, disponibile su Amazon, scritto in collaborazione con www.cicloweb.net, un sito dove, oltre ai percorsi proposti, si possono trovare svariate indicazioni per vivere attivamente la propria estate in montagna.

    8/12 Dolomiti in bicicletta /Affacciati sulle Dolomiti di Sesto

    22 km
    600 metri di dislivello
    Partenza ed arrivo a Moso, frazione di Sesto Pusteria (BZ)
    Mtb

    Itinerario breve ma di grande soddisfazione panoramica lungo strade e sterrati di questo angolo di Sud Tirolo ai confini con Veneto e Austria.
    La prima fatica consiste nell'affrontare il passo Monte Croce di Comelico: la salita da Moso misura meno di sei chilometri e colma trecento metri di dislivello. Si percorre la strada statale, comunque generalmente poco trafficata e non troppo impegnativa.
    Al passo si prende a salire verso sinistra, in direzione dell'Alpe Nemes: le pendenze si fanno più impegnative ed il fondo sterrato. In meno di cinque chilometri si raggiunge la malga. Svetta la sagoma piramidale del Col Quaternà ma le protagoniste del panorama sono le Dolomiti di Sesto.
    La veloce discesa misura circa undici chilometri: si ripercorre la via dell'andata fino ad un bivio dove, seguendo il segnavia 13, si perde quota lungo una forestale fino al punto di partenza.
    Oltre al panorama, la zona propone interessanti richiami ai tragici eventi della Grande Guerra ed il percorso proposto consente di transitare accanto ad un manufatto della linea “non mi fido”, la poco conosciuta serie di dispositivi di difesa che Mussolini volle erigere in Alto Adige temendo un'invasione da parte dell'alleato nazista.

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