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4/12 Dolomiti in bicicletta /Due passi da Cortina

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    Gli itinerari più belli sulle Dolomiti in bicicletta

    Gli itinerari più belli sulle Dolomiti in bicicletta
    La Maratona dles Dolomites compie quest'anno trent'anni ed è, da tempo, la vera regina delle granfondo amatoriali tanto che anche il Giro d'Italia, durante l'ultima edizione, ha omaggiato le sue strade con una tappa davvero epica.
    La 14' tappa, da Farra d'Alpago a Corvara, si è infatti svolta in gran parte sul tracciato della Maratona dles Dolomites portando Nibali, Chaves, Kruijsvijk e tutti gli altri a sfidarsi sui tornanti dei passi Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Giau e Falzarego.
    In queste pagine, in collaborazione con www.cicloweb.net, scopriremo una manciata di percorsi dedicati a chi ama pedalare “alzando lo sguardo dal manubrio”, godendosi la soddisfazione di faticare al cospetto delle Dolomiti. Una serie di proposte che parte dai tracciati della Maratona dles Dolomites ed allarga successivamente lo sguardo, esplorando parte di quel vasto territorio dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco che comprende non solo le Dolomiti ladine ma anche le Dolomiti di Brenta, nel Trentino occidentale, le Dolomiti bellunesi e le Dolomiti friulane, più selvagge e meno conosciute.
    Molti di questi suggerimenti sono raccolti nel libro Undici anelli nelle Dolomiti, disponibile su Amazon, scritto in collaborazione con www.cicloweb.net, un sito dove, oltre ai percorsi proposti, si possono trovare svariate indicazioni per vivere attivamente la propria estate in montagna.

    4/12 Dolomiti in bicicletta /Due passi da Cortina

    57 km
    1900 metri di dislivello
    Partenza ed arrivo a Cortina d'Ampezzo (BL)
    BdC

    I due passi - Giau e Falzarego - si prestano ad essere concatenati anche restando in territorio bellunese e partendo da Cortina d'Ampezzo o da una delle località della val Fiorentina.
    L'unica scelta da fare è decidere quale versante “duro” affrontare: partendo da Cortina d'Ampezzo si sale infatti fino a Pocol (1500 mslm) dove le strade verso i due obiettivi si dividono.
    Prediligere la via del Giau significa affrontare il versante più docile di questo valico (10.3 km al 7% medio) ma regalarsi – dopo la discesa verso Selva di Cadore ed un buon tratto in saliscendi - la versione più impegnativa di passo Falzarego (comunque non proibitiva, 10 km ed un dislivello inferiore ai settecento metri).
    Proseguendo da Pocol verso passo Falzarego, invece, si affronta una salita poco impegnativa che consente di contemplare le Tofane, il Lagazuoi, l'Averau e la Croda da Lago ma, dopo la discesa verso Cernadoi e il saliscendi fino a Colle Santa Lucia, ci sarà da pedalare lungo il versante sud di passo Giau, un'interminabile ascesa priva di spazi per rifiatare.
    A chi non sa cosa scegliere... non resta che affrontare entrambe le soluzioni. Meglio se in due giornate diverse.

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