7/12 Dolomiti in bicicletta /Sulla linea del fronte
74 km
800 metri di dislivello
Partenza ed arrivo a Cortina d'Ampezzo (BL), oppure a Dobbiaco (BZ)
Mtb
Questo percorso unisce diversi motivi di fascino: i paesaggi delle Dolomiti, la suggestione di un tracciato ferroviario dismesso, gli echi della Grande Guerra.
Si parte da Cortina d'Ampezzo (1220 mslm) e, pedalando sulle morbide pendenze della ferrovia delle Dolomiti, dismessa negli anni Sessanta dopo pochi anni di esercizio, si raggiunge Dobbiaco (1200 mslm, km 30).
In questa prima fase si superano, comodamente, trecento metri di dislivello (passo Cimabanche, infatti, è posto a 1520 metri di quota) pedalando sullo sterrato che – nel mese di giugno – accoglie migliaia di podisti impegnati nella Cortina – Dobbiaco.
Da Dobbiaco inizia un lungo tratto su asfalto che farà storcere il naso ai puristi della mtb. Si pedala infatti per alcuni chilometri lungo la pista ciclabile della val Pusteria fino al bivio per Braies (km 36) e poi lungo un'impegnativa salita fino a Prato Piazza (km 48, 1993 mslm).
Qui i panorami conquistati dovrebbero convincere anche i mtbikers più incalliti che ne è valsa la pena: la Croda Rossa si staglia maestosa su un paesaggio alpino davvero incantevole. E si torna a pedalare su sterrato. In due chilometri si raggiunge il rifugio Vallandro (km 50, 2040 mslm). Così ospitale e tranquillo, è circondato da resti della Grande Guerra durante la quale costituiva un importante punto di osservazione per gli Austriaci: da qui, infatti, si controllavano i movimenti degli italiani, appostati sul monte Piana, a due passi da Misurina e dalle Tre Cime di Lavaredo. Ammirato il panorama verso le Tre Cime, inizia una vertiginosa discesa su strada forestale fino a località Carbonin (58 km, 1438 mslm). Non resta che fare rientro a Cortina lungo il percorso di andata.
Chi parte da Dobbiaco affronta un percorso meno impegnativo, evitando 24 km (la distanza tra Cortina d'Ampezzo e località Carbonin) e trecento metri di dislivello.
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