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Raggi vede lo «staff», Trasporti ultimo nodo

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la squadra per roma

Raggi vede lo «staff», Trasporti ultimo nodo

ROMA

Alla giunta Raggi manca ancora qualche casella. Ma giovedì la squadra sarà pronta, almeno così assicurano dai 5 Stelle: nove assessori più uno, quello “a tempo” per il riordino delle partecipate. E tra i pentastellati ci si affanna a smentire spartizioni e lunghi coltelli: «Ci siamo quasi. Non usiamo il manuale Cencelli, ragioniamo e decidiamo insieme».

Cruciale è stato ieri l’incontro durato circa un’ora con lo staff chiamato ad affiancare la sindaca e a vigilare sulle nomine, come prevede il codice etico sottoscritto da Raggi prima di essere eletta. Dopo le tensioni tra correnti e i veti incrociati, sono state ratificate le decisioni principe. A partire da quella che aveva scatenato il putiferio: Raffaele Marra, vicino all’ex sindaco Gianni Alemanno, non sarà il vice capo di gabinetto. Sulla sua nomina non c’è stata condivisione, ha fatto notare il mini-direttorio (presenti la deputata Roberta Lombardi, la senatrice Paola Taverna e il consigliere regionale Gianluca Perilli, assente l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo). Un errore, la nomina di Marra, che serve anche da monito: il codice è un metodo che la sindaca si è impegnata a rispettare, fanno notare fonti del Movimento. E a chi parla di Raggi «accerchiata» e priva di autonomia replicano: il mini-direttorio è uno staff di garanzia per assicurare il coordinamento di tutti i livelli di governo nella Capitale e la coerenza tra le politiche nazionali e quelle romane. Dietrofront di Raggi anche sulla nomina del fedelissimo Daniele Frongia a capo di gabinetto, che non avrebbe avuto potere di firma perché è stato consigliere comunale. Per lui strada spianata all’incarico di vicesindaco, probabilmente con delega al patrimonio. Daniela Morgante, ex assessora della giunta Marino, potrebbe essere nominata capo dell’ufficio di gabinetto. In quel caso al Bilancio ha ripreso quota l’ex dirigente Consob Marcello Minenna. Per il quale, in alternativa, si pensa anche a un ruolo tecnico: quello di capo della ragioneria del Campidoglio.

Sarebbe stato sciolto il nodo della delega al Commercio ma resta ancora in via di definizione quella ai Trasporti. Tra i nomi in pista c’è il consigliere comunale M5s Enrico Stefano con cui Raggi ha avuto ieri un incontro in Campidoglio, dove sono sfilati anche alcuni assessori “in pectore” come Paolo Berdini (Urbanistica) e Paola Muraro (Ambiente). Gli altri nomi certi sono Andrea Lo Cicero (Sport), Luca Bergamo (Cultura), Flavia Marzano (Semplificazione-Smart City) e Laura Baldassarre (Sociale). La promessa che arriva dalla compagine romana del M5S è comunque una: quella di essere subito operativi su trasporti, rifiuti e decoro urbano.

Ieri intanto il dem Vincenzo De Luca, presidente della Campania, ha attaccato la sindaca: «È una bambolina imbambolata». Parole che hanno creato polemiche anche in casa Pd. «Raggi merita i nostri auguri di buon lavoro», ha preso le distanze il premier Matteo Renzi. «Il fatto che altri non utilizzano il nostro stile deve far riflettere gli altri, non noi». Ma Renzi è finito nel mirino di Davide Casaleggio per aver attribuito al padre Gianroberto la frase “Ciò che è virale è vero”. «Non ha mai detto una cosa simile», ha scritto Casaleggio jr sul blog di Grillo. «Non permetterò che si infanghi la sua memoria con citazioni false o diffamazioni postume».

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