Italia

Oro, valute, Borse, titoli di Stato e mutui: come difendersi…

  • Abbonati
  • Accedi
Attualità

Oro, valute, Borse, titoli di Stato e mutui: come difendersi dalle tensioni di Brexit

La sterlina tocca i nuovi mìnimi sul dollaro degli ultimi 30 anni, le Borse cadono ancora, i titoli bancari sono sotto pressione in tutta Europa, mentre l'oro segna il record degli ultimi 28 mesi e i rendimenti dei titoli di Stato si schiacciano verso il basso. A due settimane esatte dal referendum britannico che ha deciso Brexit, una nuova giornata di passione sui mercati finanziari ripropone come tema dominante la “fuga verso la qualità”, ovvero la corsa ai beni ritenuti un rifugio sicuro in questa fase di eccezionale volatilità dei mercati. Oro, titoli di Stato (come Treasury americano, Bund tedesco e Gilt inglese) e valute (come dollaro, franco svizzero e yen) sono, dunque, sempre in primo piano tra le opzioni di portafoglio. Alla strategia di difesa degli investitori è dedicato uno speciale “Brexit – La bussola del risparmiatore” che Il Sole 24 Ore propone giovedì 7 luglio.

Il Sole 24 Ore analizza anche il nuovo, questa volta positivo, scenario che si è creato per i mutui a tasso fisso, che stanno diventando sempre più appetibili. Un effetto a sorpresa di Brexit infatti è il forte impatto sul mercato dei mutui in Italia. Come può l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea influenzare l'offerta di prestiti ipotecari in Italia? La risposta, come spiega l'inserto Casa24 Plus del Sole 24 Ore con una serie di simulazioni, dipende dalla discesa dei rendimenti dei Bund, i titoli di Stato tedeschi a 10 anni, al cui andamento sono collegati i tassi Euris, indispensabili per calcolare il valore delle rate nei mutui a tasso fisso. Questo significa che i nuovi prestiti a tasso fisso - a parità di spread, è bene sottolinearlo - costano oggi molto meno che qualche mese fa. La Brexit - alimentando le aspettative di nuove misure espansive da parte delle banche centrali - sta quindi spingendo ancor più giù i tassi di mercato (e i vari indicatori del costo del denaro) comportando una ulteriore riduzione dei tassi nominali sui mutui a tasso fisso. Non a caso lo spread tra fisso e variabile si è ridotto.

© Riproduzione riservata