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Per ora lo stallo resta e, salvo sorprese o ripensamenti dell’ultima ora, la nomina del nuovo Capo di gabinetto del Campidoglio potrebbe slittare di qualche giorno. Il sindaco di Roma Virginia Raggi continua a lavorarci su e si prende il tempo necessario per chiudere la partita su un tassello importante della sua squadra di governo. Dopo lo spostamento del braccio destro Daniele Frongia (attuale vice sindaco), inizialmente destinato a quell’incarico, il nome dato per certo era quello di Daniela Morgante, giudice della Corte dei Conti ed ex assessore al Bilancio del Campidoglio durante l’amministrazione di Ignazio Marino. Una nomina che pare naufragata a causa delle tempeste interne in casa 5 Stelle (braccio di ferro Raggi-Lombardi, membro del direttorio che affianca il sindaco e deputata del Movimento che avrebbe sponsorizzato la Morgante). Un clima di incertezze incompatibile con le condizioni di certezza che il magistrato contabile aveva chiesto alla Raggi e che l’hanno spinta a ritirare la disponibilità all’incarico. Secondo le ricostruzioni fatte filtrare dallo staff della Raggi a cambiare lo scenario sarebbero state le voci, circolate diversi giorni fa, secondo cui alcuni esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle stavano ipotizzando l’apertura di una procedura di pre-dissesto finanziario per il Comune di Roma. Una mossa già attuata in passato, per esempio, dal Comune di Napoli e che consente di fatto agli enti locali in difficoltà finanziaria di attingere a finanziamenti ad hoc con possibilità di rimborsi pluriennali. L’ipotesi, secondo rumors interni a Palazzo Senatorio, sarebbe stata “sposata” dalla Morgante. Mentre il sindaco sarebbe di parere opposto. Favorevole come annunciato in campagna elettorale ad una politica di tagli e rigore nei conti. Da qui i dubbi della Raggi sul nome della Morgante. Una notizia «priva di ogni fondamento» replica in serata l’ex assessore al Bilancio. «Poiché - precisa Morgante - la valutazione di una eventuale situazione di dissesto o predissesto è di competenza esclusiva dell’assessore al Bilancio Minenna, al quale - sottolinea - solo compete la disponibilità delle informazioni sullo stato dei conti del Comune e la valutazione della esistenza o meno delle condizioni che possano portare l’assessore al bilancio a proporre agli organi comunali, e in primis al Sindaco Raggi, la richiesta di predissesto o la dichiarazione di dissesto» chiarisce Morgante. Intanto in campo resta il nome accreditato di Carla Raineri, il magistrato chiamato dall’ex commissario Tronca a capo dell’ufficio anticorruzione del Comune. Mentre l’attività dell’Uffico è garantita dalla presenza, confermata dal sindaco, del vice capo Virginia Proverbio.
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