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Camera, sì al reddito di inclusione. Renzi: «La prima…

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critico il M5S

Camera, sì al reddito di inclusione. Renzi: «La prima misura organica contro la povertà»

Semaforo verde al reddito di inclusione. L’aula della Camera ha approvato il disegno di legge delega sulla povertà. Il provvedimento, di iniziativa governativa, collegato alla lege di stabilitàò 2016, contiene «norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali». Il via libera al provvedimento, che passa ora all’esame del Senato, è giunto con 221 voti favorevoli, 22 contrari e 63 astenuti. Il provvedimento introduce una misura di sostegno al reddito denominata «reddito di inclusione», destinato alle famiglie e agli individui in situazione di grave difficoltà economica. La definizione è stata introdotta attraverso un emendamento votato oggi a maggioranza, sul quale c'è stata bagarre alla Camera.

Il tweet di Matteo Renzi

Renzi: la prima misura organica contro la povertà
«La prima misura organica della storia repubblicana contro la povertà approvata oggi in prima lettura: 1,6 miliardi in 2 anni», ha scritto in un tweet il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo il via libera della Camera al Ddl povertà.

Critico il M5S
Molto critico il M5s che ha accusato il Pd di aver voluto cambiare il nome del provvedimento, ribattezzandolo reddito di inclusione «scimmiottando» il reddito di
cittadinanza, cavallo di battaglia deicinque stelle . Luigi Di Maio ha parlato di «ipocrisia» del Pd, Alessandro Di Battista di «mancetta», mentre Giorgio Sorial è ricorso a una metafora: «è come il pecorino cinese, che si chiama così ma è fatto con il latte di mucca». Oltre «all'iniquità della misura - ha scritto in una nota il gruppo M5s della Camera - sottolineiamo anche la totale insufficienza dei fondi messi a disposizione. Chi potrà accedere a questo sostegno - una platea rispetto alla quale non è stata fissata alcuna soglia o parametro - sarà costretto a una 'corsa tra poveri' per arrivare prima che il fondo si esaurisca e riceverà meno di 400 euro al mese: una cifra certamente insufficiente per risollevare e dare dignità a
persone indigenti».Ma critiche dello stesso tipo sono arrivate anche da altri gruppi di minoranza, come Walter Rizzetto di Fdi che ha parlato di «truffa semantica». Alla fine tutti i deputati di opposizione hanno votato contro, mentre a sostegno dell’emendamento di Lenzi hanno votato tutti i parlamentari di maggioranza.

In Italia oltre 4,5 milioni di persone in povertà assoluta
Il sì all’emendamento è arrivato nella giornata di presentazione del rapporto Istat sulla povertà, che ha evindenziato che in Italia 1 milione e 582 mila famiglie hanno vissuto nel 2015 in povertà assoluta, un dato pari a un totale di 4 milioni e 598 mila persone, il numero più alto dal 2005. Purtroppo un triste record.

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