Gli scambi sono il cuore e il motore dell'economia mondiale, e l'impennata dell'attività economica nel dopoguerra deve molto alla libertà degli scambi. Abbandonate le tentazioni autarchiche di alcuni Paesi, questa libertà si è rivelata il deus ex machina della crescita. Ma con il rapido incedere della globalizzazione il liberoscambio ha innescato anche resistenze e attriti. Nei periodi di crisi il commercio mondiale, che quando l'economia cresce aumenta anche più rapidamente, tende a restringersi, perché riaffiorano le tentazioni protezionistiche. Negli ultimi anni, in effetti, dopo quella crisi del 2008 -2009 che ha rappresentato il più grosso inciampo dell'economia mondiale dagli anni Trenta, il commercio mondiale, che al nadir della Grande recessione si era fortemente contratto, ha ripreso a crescere, ma a ritmi meno elevati di prima, e pressappoco in linea col Pil. É importante tenere a mente i vantaggi dell'apertura delle frontiere, specie adesso che si tende a chiudere i confini al movimento delle persone. La teoria economica ha sostenuto da tempo come gli scambi convengano sempre, anche se un Paese potesse essere in grado di produrre tutto a costi minori rispetto agli altri Paesi (teoria dei costi – o vantaggi – comparati).
L'ostacolo maggiore ai progressi della globalizzazione viene dall'immigrazione. L'Italia, che per la maggior parte della sua storia unitaria è stato un Paese di emigrazione, oggi è diventato un Paese di immigrazione. I benefici dell'immigrazione, da un punto di vista razionale, sono univoci, sia per quanto riguarda l'economia che per quanto riguarda i conti dello Stato. Ma, se l'influsso di immigrati è tropo rapido e concentrato nel tempo, si pongono problemi di integrazione, specie adesso che alla questione ‘immigrati' si sovrappone la tragedia dei rifugiati.Il fenomeno della globalizzazione agisce nel bene e nel male, e anche il terrorismo si è globalizzato. Oltre alle opzioni militari ci sono opzioni di contrasto finanziario, volte a togliere le fonti di finanziamento alle organizzazioni terroristiche.
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