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Nell’ingorgo estivo tre decreti legge da approvare rapidamente

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calendario parlamentare

Nell’ingorgo estivo tre decreti legge da approvare rapidamente

Mercato, giustizia, il nuovo bilancio dello Stato, i comuni e le regioni, i farmaci. Ma anche la disciplina dell’editoria e quella del cinema, passando per il lavoro e il welfare degli autonomi o il tentativo di discutere in assemblea la legalizzazione della cannabis. E tre decreti legge sul groppone da approvare a tambur battente per evitare che decadano. In piena estate e con non più di 10-12 giorni (a esser generosi) di lavoro effettivo prima di andare in vacanza ai primi di agosto, il Parlamento italiano scalda i motori e prepara un calendario che è anche una scommessa.

Lotta al caporalato, in Senato si cerca lo sprint

Ingorgo estivo in una situazione complessa
La dead line della sessione parlamentare estiva per il momento l’ha fissata solo il Senato: il 5 agosto, se sarà necessario. La Camera non ha formalizzato ancora, ma si adeguerà. Certo è che il consueto ingorgo estivo si innesta in una situazione politica sempre più complicata e tesa, sia nella maggioranza che tra i partiti di opposizione del centro-destra. Con l’ultima granuccia per Renzi dell’abbraccio di un vice ministro all’Economia (Zanetti) ex montiano e la verdiniana (ex berluscononiana) Ala. Nulla di che per la maggioranza, che i fuoriusciti faranno ancora da stampella al Governo in quel burrascoso Senato dove ogni numero in più o in meno fa agitare il mare. Di tutto questo – e non solo - l’attività legislativa diventa inevitabilmente il frangiflutti degli scontri. Rivelandosi quasi un rompicapo per il Governo, che peraltro, va detto, continua a raccogliere le leggi, come s’è visto la settimana scorsa nonostante i soliti mugugni anche ad alta vice, dagli enti locali alla povertà. Ma tant'è. A questo punto della stagione politica il Governo deve accelerare per incassare tutto quello che può delle leggi in sospeso. Anche perché . sta diventando un rompicapo per il Governo. Anche perché la ripresa di settembre avrà le sue spine. Eccome. Tra la manovra in arrivo e quel referendum popolare che fa stare agitati e non poco a palazzo Chigi.

Ecco così formalmente - ma non mancheranno rinvii nelle agende delle due assemblee - in pista la legge sulla concorrenza (ma in commissione deve ancora chiudere), il decreto enti locali-farmaci, la nuova legge di bilancio che cambierà il nome della Stabilità, i bilanci di comuni e regioni, forse la legge sull’editoria e quella su cinema e spettacolo, la riforma di processo penale-prescrizione, il decreto Ilva, il lavoro autonomo.

La concorrenza in Parlamento da 482 giorni, il processo penale da 583
E non che su tante leggi non si sia lavorato. Ma con quanta fatica. E con quali ritardi. La concorrenza ad esempio è in Parlamento da 482 giorni, il processo penale da 583, la riforma di quello civile da 494. Addirittura poca cosa rispetto a un provvedimento non di poco valore come l’assicurazione per la responsabilità professionale degli operatori sanitari: 1.039 giorni di marcia al ralenty. E perfino un Ddl tutto governativo (prima di Letta, poi di Renzi) su trial clinici e Ordini per le professioni sanitarie, ha avuto il suo bel ritardare: accelerato solo poche settimane fa per l'impegno della presidente della commissione Sanità del Senato, Emilia De Biasi, naviga (a vuoto) in Parlamento da 877 giorni. Roba da fare invidia ai ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese. Ma in fondo, sempre di Pa stiamo parlando.

Mini calendario
Decreto legge su enti locali e farmaci
In aula alla Camera da martedì 19-mercoledì 20

Reato di tortura
In aula al Senato da martedì 19

Legge sulla concorrenza
In commissione al Senato da martedì 18

Riforma del processo penale e della prescrizione
In commissione al Senato da martedì 19

Riforma del bilancio dello Stato
In commissione al Senato da martedì 19

Legge sull’editoria
In commissione al Senato

Responsabilità professionale degli operatori sanitari
In commissione al Senato da mercoledì 20

Bilanci di comuni e regioni
In commissione alla Camera da mercoledì 20

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