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Roma, primi risparmi per 60-70 milioni

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Roma, primi risparmi per 60-70 milioni

Via libera a una manovra di assestamento di bilancio affiancata da un cronoprogramma per andare a caccia da qui a settembre delle poste “fantasma” «avallate dalle precedenti amministrazioni, che abbiamo individuato e ripuliremo». La sindaca Virginia Raggi sintetizza così su Facebook l’esito della prima riunione della sua giunta, a un mese esatto dalla vittoria al ballottaggio. E l’assessore al Bilancio, Marcello Minenna (si veda l’intervista a fianco) le quantifica in almeno 60-70 milioni. «Decine di milioni di euro di fondi stanziati senza alcuna natura giuridica e che noi recupereremo, per dirottarli finalmente in servizi», aggiunge la sindaca. A settembre si varerà un ulteriore assestamento tecnico per tirare le somme.

La giunta non ha sfornato le linee programmatiche, che dovrebbero essere presentate la prossima settimana. Ad aggiungere inconsueto a inconsueto, il fatto che la riunione è stata “allargata” ai 29 consiglieri di maggioranza. «Ho deciso di invitarli - ha spiegato la sindaca - poiché ritengo sia fondamentale lavorare da squadra, condividendo ogni misura e provvedimento che saranno messi in campo per risollevare Roma».

In mattinata Raggi, nell’ambito dei suoi appuntamenti istituzionali, era stata ricevuta al Quirinale dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Un colloquio di un quarto d’ora circa, raccontano dallo staff, in cui il presidente le ha augurato buon lavoro.

Poi la lunga giunta, con l’assestamento di bilancio al centro dei lavori, anche perché la manovra - che aggiorna il documento previsionale di marzo (che prevedeva 150 milioni di tagli alla spesa corrente e 500 milioni di investimenti) - dovrà essere approvata dall’assemblea capitolina entro il 31 luglio. Già oggi la manovra dovrebbe arrivare in commissione, dove la tabella di marcia sarà serrata. «Abbiamo dato la nostra disponibilità a lavorare anche sabato e domenica», dice il presidente Marco Terranova.

Proprio nel pomeriggio, mentre la giunta era ancora in corso, Raggi ha incontrato l’ex commissario Francesco Paolo Tronca per la verifica di cassa, necessaria per completare il quadro della dotazione di liquidità del comune.

La giunta ha varato altre due delibere: con la prima, che oggi si tradurrà in un’ordinanza, è stata determinata la sanzione di 400 euro per i risciò e i centurioni che operano al di fuori dei limiti di legge. Con la seconda è stato confermato lo stop - già deciso da Tronca - al piano che voleva trasformare Palazzo Raggi, storico edificio di via del Corso, in un megastore, vicenda già oggetto di un’inchiesta della magistratura.

Non sono mancate le polemiche. Con Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha protestato: «Nessuna diretta streaming, nessuna diretta Facebook. Sindaco Raggi, perché non vuol far vedere ai romani i lavori dell’organo che decide dove vanno a finire i soldi dei romani?». E Francesco Storace (La Destra) , vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, ha criticato tempi e metodi: «Sono trascorse settimane che hanno visto i grillini ostaggi dei riti della vecchia politica Dc: la lotta per le poltrone fra le correnti. Ma, soprattutto, la Raggi, con la sua estrema lentezza nello stilare il programma da sottoporre al voto del Consiglio comunale, sta dimostrando di essere già caduta nel vortice delle emergenze».

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