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Rinnovo contratti Pa, martedì primo incontro Madia-sindacati

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palazzo vidoni

Rinnovo contratti Pa, martedì primo incontro Madia-sindacati

Dopo gli annunci e le aperture di palazzo Chigi datati fine giugno entra nel vivo il confronto Governo-sindacati sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego, fermo ormai da 7 anni. L'appuntamento è per martedì prossimo, 26 luglio, presso il ministero della Funzione pubblica, dove la ministra della Pa Marianna Madia ha convocato ben 13 confederazioni sindacali, le più rappresentative, per parlare del nuovo contratto, che riguarda una platea di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici, e delle risorse a disposizione, ma non solo. All'ordine del giorno ci sono anche le nuove regole previste dal Testo unico sul pubblico impiego che dovrebbe arrivare dopo l'estate.

I nodi premi di produttività e risorse
Al tavolo governo-sindacati che si riunirà tra due giorni a palazzo Vidoni verranno formulate proposte da entrambe le parti, prima di procedere con l'atto di indirizzo che dovrà dare l'input alla trattativa sul rinnovo vero e proprio dei contratti. Si tratta quindi di un incontro preliminare, una consultazione su «questioni connesse al lavoro pubblico» per sondare gli umori dei sindacati e capire quali possono essere i margini di manovra a cominciare dal nodo risorse, che sono poche (solo 300 milioni di euro il fondo previsto dall'ultima legge di Stabilità) e sulla cui distribuzione il ministro ha più volte ribadito di voler adottare un meccanismo di gradualità, dando la priorità ai redditi più bassi ed escludendo i redditi più alti (sopra i 200mila euro). Un approccio che vede nettamente contrari i rappresentanti dei lavoratori, ostili a restringere la platea dei dipendenti interessati al rinnovo. Altro tema caldo del confronto sarà probabilmente la contrattazione di secondo livello, ovvero i premi di produttività che, secondo la legge 150 (Riforma Brunetta) in vigore, prevede compensi aggiuntivi solo per il 25% degli impiegati, un altro paletto che dopo dopo il lungo stallo del rinnovo contrattuale vede contrari i sindacati.

L’accordo sulla riduzione dei comparti Pa del 13 luglio
La convocazione di martedì segue l'accordo stipulato all'Aran il 13 luglio in base al quale i comparti di contrattazione del pubblico impiego sono stati ridotti da 11 a 4. I comparti sono: Funzioni centrali, nel quale confluiscono gli attuali comparti ministeri, Agenzie fiscali, Enti pubblici non economici ed altri enti; Funzioni locali, che conserva il perimetro dell'attuale comparto Regioni-autonomie locali; Istruzione e ricerca, nel quale sono compresi gli attuali comparti Scuola, Accademie e conservatori, Università, Enti pubblici di ricerca ed altri enti e Sanità, che non muta sostanzialmente la sua fisionomia, ricomprendendo gli enti ed aziende dell'attuale comparto Sanità. Nell'ambito dell'intesa inoltre, le parti hanno convenuto a individuare anche 4 aree dirigenziali per ciascuno dei quattro comparti. In concreto, la trattiva e i tavoli di contrattazione verranno aperti presso l'Aran presumibilmente a settembre e non riguarderanno alcune specifiche categorie di dipendenti pubblici come i dipendenti degli enti locali, delle Regioni e della Presidenza del Consiglio dei ministri, le Forze armate, di Polzia, i diplomatici, e le carriere prefettizie.

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