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Padoan: sistema solido, soluzioni di mercato efficaci

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LA POSIZIONE DEL MEF

Padoan: sistema solido, soluzioni di mercato efficaci

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan
Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan

Il sistema bancario italiano è in grado di sviluppare «soluzioni di mercato efficaci e sostenibili» anche grazie agli «strumenti messi in campo dal governo come la Gacs e l’accelerazione delle procedure concorsuali», affiancate da «strumenti privati come Atlante».
Parola del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che ieri ha parlato del nodo banche alla Camera dove tornerà mercoledì prossimo, 3 agosto, per l’informativa sugli sviluppi dopo i verdetti della Bce e degli stress test dell’Autorità bancaria europea.
Nel question time di ieri, in risposta a un’interrogazione di Sinistra italiana che chiedeva in pratica di disapplicare in via unilaterale il bail in, il titolare dell’Economia ha precisato la linea del governo sviluppata con il prendere forma del piano di salvataggio del Monte dei Paschi: lasciar fare tutto il possibile al «mercato», all’interno di un quadro di regole evoluto negli ultimi due anni, con l’obiettivo di evitare forme di intervento pubblico che devono ottenere l’autorizzazione dalla commissione Ue. Questo non significa ovviamente escluderle a priori, come mostra il confronto in corso da settimane sulle possibilità di fermare l’impatto sugli obbligazionisti subordinati nel caso di attivazione di sostegni pubblici straordinari, perché molto dipende dal sistema di garanzie che sarà messo in campo dalla versione definitiva del piano e dall’adesione degli investitori all’aumento di capitale.

Una forma di garanzia pubblica, ha ricordato però il ministro dell’Economia, già esiste, e non ha incontrato ostacoli a Bruxelles perché non inciampa sulle regole che vietano gli aiuti di Stato. Si tratta della «Gacs», si può applicare sulla cartolarizzazione delle sofferenze e per scattare davvero ha bisogno di un provvedimento attuativo che l’Economia è pronta a emanare in caso di bisogno (si veda Il Sole 24 Ore di ieri); una prospettiva che potrebbe trovare un interesse anche fuori dalle mura di Siena, dalla Popolare di Bari alla Cassa di risparmio di Genova. Con questo strumento, come specificato anche da un dossier pubblicato ieri dal ministero dell’Economia sulle evoluzioni recenti delle regole in ambito bancario, «lo Stato garantirà soltanto le tranche senior delle cartolarizzazioni, cioè quelle più sicure, che sopportano per ultime le eventuali perdite derivanti da recuperi sui crediti inferiori alle attese», e il rimborso avverrà a prezzi di mercato.

Anche sulle pagelle in arrivo domani dall’Eba, il ministro Padoan ha marcato il fatto che i loro risultati «possono indicare singoli casi di criticità», valutando «l’impatto sui bilanci delle banche di un contesto macroeconomico estremo» (il riferimento è allo «scenario avverso» esaminato dagli stress test accanto a quello più ordinario). Nel suo complesso, però, nell’ottica di Via XX Settembre il sistema del credito italiano si presenta all’appuntamento «con uno stato di salute solido, malgrado una profonda e prolungata recessione». Proprio la lunga gelata dell’economia ha alimentato la montagna dei crediti in sofferenza, che tuttavia già dallo scorso anno ha cominciato a ridursi. «Le sofferenze lorde - ha spiegato Padoan a Montecitorio riferendosi a fine 2015 - sono pari a 210 miliardi, mentre quelle nette ammontano a 87 miliardi» e sono accompagnate da «garanzie e coperture per 122 miliardi». Nei primi mesi di quest’anno, ha aggiunto il ministro, il valore delle sofferenze è sceso a 83 miliardi, e secondo le previsioni Abi-Cerved tornerà l’anno prossimo ai livelli pre-crisi «raggiungendo comunque il minimo dal 2009».

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