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Criminalità, Italia divisa sul costo di furti e rapine

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il rapporto di transcrime

Criminalità, Italia divisa sul costo di furti e rapine

(Ansa)
(Ansa)

Furti e rapine arricchiranno pure i criminali ma obbligano il Paese a sopportare un costo elevatissimo: 706 milioni l’anno, con picchi nelle province di Roma e MIlano la cui rispettiva perdita pro-capite è di 37,6 e 33,4 euro. Segue la provincia di Bologna con 31,5 euro. La media nazionale di 12,5 euro. Sono questi alcuni dei risultati del rapporto sul “Danno della criminalità comune”, appena pubblicato dal centro Transcrime dell’Università Cattolica di Milano (diretto da Ernesto Ugo Savona) e dal dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno.

Sull’importanza della ricerca intervengono i curatori Marco Dugato e Serena Favarin. «Il conteggio dei reati non è più sufficiente per comprendere a pieno i danni prodotti dalla criminalità comune. Occorre combinarli con la quantificazione della loro gravità e dei costi che ne derivano, per comprenderne al meglio le conseguenze».

INDICATORE DI GRAVITÀ PER LA CRIMINALITÀ COMUNE VIOLENTA E APPROPRIATIVA, 2015
(Fonte: Transcrime, Ministero dell’Interno)

Lo sguardo d’assieme mostra un’Italia spaccata sostanzialmente in due: al centro-nord furti e rapine impoveriscono e danneggiano in maniera pressoché indifferenziata, con picchi nelle province liguri di ponente e levante, lombarde e venete. Nel centro-sud – dove oggettivamente la ricchezza prodotta è inferiore, talvolta di gran lunga – questi due delitti provocano addirittura effetti quasi nulli nelle province di Vibo e Catanzaro (Calabria), Potenza e Matera (Basilicata), Isernia (Molise) e Rieti (Lazio). Il costo economico diretto appare molto basso anche nelle province sarde di Ogliastra e Oristano e, soprattutto, del Medio Campidano, dove il costo pro-capite è di 30 centesimi.

INDICATORI DI GRAVITÀ PER LA CRIMINALITÀ COMUNE APPROPRIATIVA, 2015
(Fonte: Transcrime, Ministero dell’Interno)

La ricerca racconta anche che dal 2004 al 2015 la gravità della criminalità violenta (vale a dire omicidi, violenze sessuali, lesioni e percosse) si è complessivamente ridotta nonostante sia aumentato il numero delle denunce (più reati sì ma meno gravi).

“La criminalità violenta nel 2015 ha registrato una maggiore gravità nelle regioni del sud , mentre nel centro e nel nord hanno pesato maggiormente furti e rapine ”

 

L’Italia anche in questo caso non è tutta uguale: la criminalità violenta nel 2015 ha registrato una maggiore gravità nelle regioni del sud, mentre in quelle nord hanno pesato maggiormente furti (compresi quelli negli esercizi commerciali) e rapine (a partire da quelle in banca). L’indicatore di gravità per la criminalità violenta presenta valori molto alti nella provincia sarda di Ogliastra e nelle due province calabresi di Crotone e Catanzaro. Anche Ravenna e Napoli registrano valori elevati. Per la criminalità appropriativa, invece, le province di Rimini, Milano e Bologna presentano i valori più alti di gravità, con quelle di Torino e Ravenna.

COSTI ECONOMICI DIRETTI IN EURO PER PROVINCIA, 2015
(Fonte: Transcrime, Ministero dell'Interno)

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