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Orio al Serio, un successo fondato su vettori low cost e corrieri espressi

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l’aeroporto di bergamo

Orio al Serio, un successo fondato su vettori low cost e corrieri espressi

Ansa
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Nel giro di pochi anni, l'aeroporto di Bergamo-Orio al Serio ha scalato le classifiche nazionali ed è arrivato ai vertici: sia per il traffico passeggeri, sia per il traffico merci (cargo). Nel 2015 dallo scalo orobico sono transitati 10,4 milioni di passeggeri, con un incremento-boom del 18,6% sull'anno precedente. Un dato che colloca Bergamo al terzo posto assoluto in Italia alle spalle di Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Tendenza analoga anche per le merci: Bergamo è il terzo scalo cargo in Italia, con 121mila tonnellate di merci movimentate nel 2015, alle spalle del gigante Malpensa (511mila tonnellate) e di Fiumicino (145mila). Venezia, al quarto posto, è lontanissimo: 51mila tonnellate di merci movimentate nel 2015.

Il successo di Bergamo è legato, sul lato passeggeri, allo sviluppo impetuoso delle compagnie low cost e soprattutto di Ryanair. E sul lato merci, al contributo del corriere espresso Dhl, che ha fatto di Bergamo il suo hub. Del resto l'aeroporto è molto ben collegato alla rete viabilistica: è vicinissimo all'autostrada A4 Milano-Venezia – una delle principali arterie del Paese - e soprattutto sorge nel cuore di una delle aree più industrializzate d'Europa. Un territorio con migliaia di imprese caratterizzate da una spiccata vocazione all'export.

Sebbene il trasporto cargo in Italia rappresenti una quota esigua del totale delle merci trasportate in termini di volumi (circa il 2%), riveste un ruolo di primaria importanza se riferito al valore economico delle merci trasportate. La scelta del vettore aereo è associata a beni ad alto valore aggiunto o a prodotti per i quali sia rilevante la componente tempo.

Il trasporto aereo di merci, peraltro, presenta caratteristiche peculiari che richiedono un elevato grado di maturità del sistema logistico. A ostacolare un adeguato sviluppo del cargo aereo in Italia contribuisce anche lo scarso livello di intermodalità. In attesa del ferro, soprattutto di treni ad alta velocità, come scambio intermodale da e per gli aeroporti, resta ancora prevalente il ruolo del trasporto su gomma, sul quale si riversa la gran parte della
quantità di merci trasportate e in partenza dagli aeroporti. L'esperienza del Nord Europa mostra invece come gli investimenti realizzati in questa direzione rappresentino un volano importante per il cargo aereo.

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