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Ventimiglia, i “No borders” annullano corteo pro migranti. Fermati al confine tre giovani armati

Giornata di tensione a Ventimiglia tra Forze dell'ordine e militanti del movimento “No borders” dopo la morte per infarto, ieri sera, del sovrintendente capo Diego Turra, in servizio nel corso di alcuni tafferugli provocati da una quarantina di attivisti non lontano dal centro di prima accoglienza per migranti. L'attenzione è ora puntata sul «presidio fisso a difesa delle ”persone in viaggio” recluse nel centro di Ventimiglia», annunciato oggi dai “No borders” che hanno deciso di annullare il previsto corteo per sollecitare l'apertura della frontiera tra Italia e Francia. «Non c'entriamo nulla con la morte dell'agente di Polizia, avvenuta per cause naturali mentre i suoi colleghi ci inseguivano e picchiavano», hanno spiegato i “No borders” nel corso di una conferenza stampa: «Non vogliamo cadere in trappola». Forte comunque il rischio di nuovi incidenti con le Forze di polizia, come conferma anche il fermo, questa mattina, di due cittadini francesi e una italiana residente a Parigi individuati dagli agenti alla frontiera di Ponte San Ludovico, in territorio italiano.I tre erano in possesso di mazze e coltelli e cappucci neri, da utilizzare con ogni probabilità nel corso della manifestazione poi annullata.

Il cordoglio di Alfano e Mattarella, Toti: «Serve pugno duro»
«Profondo cordoglio» per la scomparsa del Sovrintendente Turra, morto mentre stava scendendo da un mezzo del Reparto mobile della Polizia, è stato espresso oggi dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che in una nota sottolinea la sua vicinanza al Capo della Polizia, Franco Gabrielli e alla Polizia di Stato, che «paga un alto tributo per garantire i principi di sicurezza e legalità dei cittadini e dello Stato, anche a rischio della vita. Sono vicino ai suoi familiari e ai suoi cari in questo momento di immenso dolore». Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio in cui esprime la sua «solidale vicinanza» a Gabrielli per la morte di Turra, mentre il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha espresso via Twitter la sua «rabbia per gli irresponsabili che alimentano tensioni e scontri. Zero tolleranza. Il governo intervenga». Ancora, in un post su Facebook, il governatore della Liguria ha poi ribadito che «a Ventimiglia servono agenti, serve il pugno duro con chi ostacola le forze dell'ordine, serve che tutti i migranti vengano identificati e, chi non ha titolo, fermato ed espulso. Basta ipocrisie basta perdere tempo».

Ventimiglia, migranti raggiungono Francia a nuoto

Ieri fermate 13 persone
Il bilancio per i fatti di ieri registra il fermo di 13 persone, con l'arresto e il trasferimento in carcere in particolare di due giovani, un uomo e una donna, appartenenti all'area antagonista, accusati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Gli altri undici, tra italiani e comunitari non residenti nel Comune di Ventimiglia, sono stati denunciati. A loro carico sono stati emessi i fogli di via del questore. A scatenare le tensioni delle ultime ore sono stati i fatti di venerdì scorso, quando circa centoquaranta migranti hanno forzato la linea di confine, chi a piedi e chi a nuoto, e successivamente hanno raggiunto la scogliera di Mentone-Garavan, dove sono stati però intercettati dagli agenti che li hanno radunati e e accompagnati nei centri del Sud Italia per essere identificati ed espulsi.


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