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Gli esuberi banca per banca: le stime del sindacato Fabi

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LO SCENARIO

Gli esuberi banca per banca: le stime del sindacato Fabi

La Fabi, il principale sindacato bancario italiano, ricapitola la situazione occupazionale dei gruppi bancari nazionali e le prospettive di riduzione del personale già annunciate dai maggiori gruppi italiani. Vediamo la situazione e le prospettive banca per banca.

Dal 2013 al 2016 la Banca Popolare di Vicenza ha visto uscire volontariamente 102 lavoratori e 62 per pensionamento. L'ultimo piano industriale presentato, quello relativo al 2015/20, prevedeva ulteriori 605 esuberi. Cifra che per bocca del presidente Gianni Mion è stata aggiustata al rialzo. Ora si parla di esuberi fino a 1.500 unità. Il Gruppo Cariparma prevede invece 300 uscite entro il 2019.
Carige, che ha varato tre piani industriali in 10 anni, individua (piano industriale 2019-2020) «351 eccedenze».

Quanto a Mps, il nuovo piano industriale della banca senese presentato dall’ad Marco Morelli prevede la riduzione del costo del lavoro del 9% a 1,5 miliardi di euro nel 2019. Il nuovo modello operativo prevede una maggiore efficienza attraverso la riduzione di circa 2.600 dipendenti (dagli attuali 25.200) e la chiusura di circa 500 filiali (su 2000).

La Fabi ricorda poi che Unicredit nel «piano industriale 2015-18 ha individuato ulteriori 6.135 eccedenze di personale e i lavoratori potenzialmente prepensionabili sono 2.100. I piani industriali negli ultimi 10 anni sono stati cinque».

Invece, per Intesa Sanpaolo, «le prossime uscite, come da piano industriale 2014/20, ammontano a 1.018 unità e i lavoratori potenzialmente prepensionabili sono 332».

La rassegna dell'emergenza occupazionale degli istituti prosegue con il Gruppo Bper, il cui piano industriale 2015-17 «prevede ulteriori 585 esuberi, di cui 316 potenzialmente gestibili attraverso il Fondo di Solidarietà».

Per Bnl «le prossime uscite previste dal piano industriale 2014-16 ammontano a 527 e i lavoratori potenzialmente prepensionabili attraverso il fondo esuberi sono 160. Negli ultimi 10 anni il gruppo ha presentato sei piani industriali».
Banco Popolare «prevede ulteriori 400 esuberi» al 2017, «con 324 lavoratori potenzialmente prepensionabili. Negli ultimi 10 anni il Gruppo è passato attraverso cinque piani industriali».

Per Bpm «il piano industriale d'integrazione col Banco Popolare individua ulteriori 605 esuberi e i lavoratori prepensionabili sono 585».
Ubi «nel periodo 2017/20 prevede ulteriori 2.750 uscite». La nuova Banca Marche «ha un bacino di 210 lavoratori prepensionabili a 5 anni e di 320 a 7 anni». Infine Banca Etruria «ha deliberato al 2018 ulteriori 163 uscite».

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