Paola Muraro resta assessora all’Ambiente con «piena fiducia». All’incontro di ieri in Campidoglio con la sindaca Virginia Raggi, l’assessore a Bilancio, patrimonio e partecipate Marcello Minenna e due dei tre componenti del minidirettorio (il consigliere regionale Gianluca Perilli e l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo), Muraro ha rimarcato la sua totale estraneità agli intrecci criminali di Mafia Capitale e la limpidezza dei suoi rapporti con gli ex vertici di Ama, Franco Panzironi e Giovanni Fiscon. Non c’è stato un processo interno, assicurano dal M5S, ma un chiarimento d’obbligo in vista del consiglio comunale straordinario sui rifiuti in programma domani. Con le opposizioni, Pd in testa, determinate a far emergere tutti i passi falsi di questi primi due mesi della Capitale a Cinque Stelle. E con Raggi e Muraro decise a giocare in attacco, contro chi ha governato Roma finora. Forti della ricognizione dello stato dell’arte di Ama effettuata dal nuovo amministratore unico, Alessandro Solidoro, che a giorni presenterà le linee guida per il nuovo corso della municipalizzata. E renderà noto il nome del nuovo Dg, «un tecnico di alto livello nel settore dei rifiuti» che sarà incaricato, dicono dall’entourage di Raggi, di «trasformare in realtà il programma Cinque Stelle sul ciclo dei rifiuti, a partire dall’impiantistica».
La linea ufficiale rimane dunque la difesa di Muraro, dettata in primis da Luigi Di Maio, candidato premier in pectore. Ieri la deputata Carla Ruocco del direttorio ha trasmesso in diretta Facebook un video girato in scooter dalla periferia Nord della città per assicurare che «non c’è emergenza rifiuti» e denunciare «i bollettini falsi del Tg1 e dei media renzisti». Ma i Cinque Stelle sanno di dover navigare a vista, appesi al filo delle prossime mosse della procura, che sta vagliando i rapporti di Muraro con il re delle discariche Manlio Cerroni e il suo ruolo da consulente per i due impianti Tmb di Ama. Un avviso di garanzia farebbe cambiare lo scenario.
Bufera all’orizzonte anche per il dossier trasporti, già gravato dall’odissea degli autobus guasti che sta funestando l’estate romana. I vertici Atac hanno avvisato il Campidoglio: se entro Ferragosto non arriveranno 18 milioni per la manutenzione dei treni, ci sarà una riduzione delle corse della metro A. «Stiamo lavorando per cercare le risorse», ha replicato l’assessora Linda Meleo, protagonista domenica sera di un blitz nella rimessa Atac di Tor Sapienza. Il dg della municipalizzata, Marco Rettighieri, ha smentito le voci di dimissioni se i fondi non dovessero arrivare: «Continua il mio impegno per il risanamento dell’azienda». Ma il fronte dei trasporti, con la prospettiva di un settembre nerissimo, potrebbe esplodere più di quello dei rifiuti.
Mentre le nubi sulla Capitale si addensano, interviene Beppe Grillo. In un video da Cesenatico pubblicato sul blog il garante profetizza «lampi, tuoni e tempeste», garantisce che il M5S è pronto con «ombrelli e impermeabili» e batte cassa invitando ad allargare la base dei sostenitori (ieri su Rousseau risultavano 9.862 donatori per un totale di 314.677 euro). Ma si vedrà se quella in arrivo sarà «una tempesta magnifica», come sostiene Grillo, o un uragano pronto a spazzare via l’ambizione pentastellata di arrivare al governo nazionale.
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