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Cipe, sbloccati investimenti per 40 miliardi. Oltre la metà per il…

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Cipe, sbloccati investimenti per 40 miliardi. Oltre la metà per il Sud

(Fotogramma)
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Ammontano a circa 40 miliardi di euro gli investimenti deliberati dal Cipe. In
particolare sono state sbloccate opere “attese da tempo” - spiega una nota - dopo aver preliminarmente approvato l'individuazione delle Aree tematiche nazionali e approvato il riparto generale delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la
coesione territoriale. Disposto l'assegnazione delle risorse per finanziare, a valere sul medesimo fondo, gli interventi contenuti nei “Patti per il Sud” dando il via al Masterplan per il mezzogiorno.


«Il Governo - si legge nella nota - ha dato un impulso ulteriore alla sua azione di programmazione in materia di investimenti pubblici». Le principali aree tematiche del riparto da quasi 39 miliardi di euro sono: Infrastrutture (21,7
miliardi di euro), Ambiente (7,5 miliardi di euro), Sviluppo economico e produttivo (6 miliardi di euro), Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali (2,1 miliardi di euro), Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione (357 milioni di euro).

Di questi circa 39 miliardi, nella riunione di oggi sono stati approvati i 13,4 miliardi per i “Patti per il Sud” e sono stati assegnati i 15 miliardi non ancora destinati, così suddivisi: Infrastrutture (11,4 miliardi), Ambiente (1,9miliardi), Sviluppo economico e produttivo (1,4 miliardi),Agricoltura (400 milioni). Complessivamente è stato approvato un piano di investimenti per il Sud da circa 25 miliardi di euro.

Quasi due miliardi di euro all'Ambiente, di cui oltre 800 milioni destinati alle bonifiche dei Siti d'interesse nazionale e delle discariche dando il via libera alla programmazione 2014-2020 dei Fondi Sviluppo e Coesione (Fsc). Lo ha reso noto il dicastero precisando che i settori su cui sono stati individuati Piani Stralcio di interventi prioritari sono le bonifiche dei Sin e delle discariche, la difesa del suolo, la depurazione e la gestione delle acque, i rifiuti, le infrastrutture verdi in parchi e aree marine protette, l'efficienza energetica degli
edifici pubblici.

«Assieme ai Patti per il Mezzogiorno, che per l'ambiente valgono 4 miliardi di euro - spiega Galletti - la nuova programmazione degli Fsc si incardina in un disegno chiarissimo del governo: investire sulla sicurezza ambientale e sulla corretta gestione delle risorse naturali come presupposto per una crescita armonica dell'Italia, da Nord a Sud. Oggi - aggiunge - rilanciamo la sfida della sostenibilità».

«Sono 826 milioni, oltre il 40% del totale riservato all'Ambiente, i fondi destinati agli interventi prioritari di bonifica dei siti d'Interesse Nazionale e delle discariche, da quelle in cui si evidenziano situazioni più critiche alle abusive che hanno determinato la sentenza di condanna della Corte di Giustizia Europea nei confronti dell'Italia - spiega il ministero -. I criteri, fissati dalla Direzione per la 'Salvaguardia del Territorio e delle Acque' del dicastero, sono il livello di rischio sanitario e ambientale, l'ubicazione dell'area di intervento in centri urbani e aree
residenziali, i siti oggetto di infrazione e quelli soggetti ad indagini giudiziarie. Il Piano prevede inoltre il finanziamento di un progetto di censimento dell'amianto negli edifici scolastici”.

Mipaaf, 400 milioni in arrivo per l'agricoltura
Il Cipe ha assegnato al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali 400 milioni di euro per i contratti di filiera e di distretto, per interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, per il piano Agricoltura 2.0 e per le multifunzionalità della foresta e l'uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali.

Bellanova, da Cipe passo avanti per regioni meridionali aderenti a Patti
«Considero i risultati della odierna seduta Cipe un importantissimo passo avanti per tutte le regioni meridionali interessate ai Patti per il Sud e per le Città Metropolitane» ha affermato la viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova,

in riferimento «alla certificazione della disponibilità di una rilevante mole di risorse necessarie a terminare progetti e opere già avviati, a dare il via libera definitivo per quelle infrastrutture immediatamente cantierabili, ad avviare progetti di sviluppo, infrastrutturazione e valorizzazione territoriale materiale e immateriale».


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