Chiuso il sipario sulle Olimpiadi di Rio, oltre a Tokyo 2020 l'Italia guarda alla candidatura della Capitale per il 2024. In vista dell'incontro tra il sindaco Vir5ginia Raggi e il presidente del Coni Giovanni Malagò previsto tra fine agosto e primi di settembre per chiarire la posizione del Comune sulla candidatura, il numero uno dello sport italiano conferma fiducia.
Il confronto con il Comune di Roma «è previsto da tempo. La mia, la nostra posizione la conoscete. Lo sport italiano considera l'Olimpiade una straordinaria opportunità per Roma, le opere e le infrastrutture necessarie
per ospitare i Giochi sono esigenze della città. Vedremo» sottolinea al QN il Malagò. Con il sindaco Raggi, afferma, «ci incontreremo, parleremo con calma». E aggiunge: «i nostri campioni e le nostre campionesse sono l'immagine del Paese. E naturalmente sognano di poter vivere la stessa esperienza appena provata dai loro colleghi brasiliani. Una Olimpiade in casa, a Roma, nel 2024...» dice. «Qui a Rio ci siamo mossi nel modo giusto. Tra i membri del Cio che voteranno a Lima tra un anno stiamo riscontrando simpatia e complicità. Ci vogliono pazienza, educazione e stile».
Bianchedi: La Raggi decida e dia una risposta al Paese
Disertare Rio per il Comune di Roma è stata «un'occasione persa. A parte che la trasferta la pagava il Comitato, ma in tutti gli incontri tecnici il Campidoglio
avrebbe potuto fare tutte le domande del caso» ha sottolineato in un’intervista . al Corriere della Sera di Diana Bianchedi, direttore del comitato Roma 2024.
«La campagna elettorale è finita, ci diano una risposta chiara'» chiede al sindaco Virginia Raggi. «Ci sono due cose che non capisco, la prima: che si dica che queste sono le Olimpiadi di Montezemolo. Tutti i contratti e le
cariche del Comitato promotore scadono, e decadono, il 14 settembre 2017 quando verranno assegnate le Olimpiadi. Dopodiché governo, Comune, Regione possono scegliere chi vogliono loro».
La seconda «che si arrivi a una riposta tipo 'no perché no', come si fa con i bambini. Spero che venga fatta un'analisi accurata sul progetto, consegnato alla sindaca a metà luglio». Se chiederanno modifiche «siamo pronti», dice Bianchedi. «Il mio posto è a disposizione. Come in pedana, se altri possono farci
vincere la gara sono pronta a farmi da parte».
Poi continua: «Spero di incontrare la nostra sindaca di Roma con il suo staff, e spero che sia un incontro molto tecnico, per vedere il nostro progetto per la candidatura olimpica di Roma, cosa è giusto e cosa è sbagliato». Intervistata da Sky Tg24 l'ex schermitrice ha sottolineato l'obiettivo di «un progetto che vada bene per la nostra città». «Siamo tutti cittadini romani - ha proseguito - vediamo le difficoltà e come è cambiata la città, non in meglio, in questi ultimi anni. Ma con la forza della nuova amministrazione si può alzare l'asticella. Se l'asticella è alta, la performance può essere elevata».
Nel progetto è scritto anche cosa resterà alla città dopo le Olimpiadi, «è il tema della legacy. Il nostro villaggio olimpico diventerà un campus universitario; resterà il collegamento su ferro con Tor Vergata; l'anello ferroviario
della città. E poi - ha concluso - tutto il Paese sarà coinvolto, ci sono anche dieci città nel nostro dossier».
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