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Fino a 600 euro al mese per ogni famiglia di sfollati

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L’EMERGENZA

Fino a 600 euro al mese per ogni famiglia di sfollati

Sono 49 i campi e le strutture per gli sfollati (Reuters)
Sono 49 i campi e le strutture per gli sfollati (Reuters)

Per i 2.500 sfollati del terremoto di Marche e Lazio ci sono ormai 49 campi e strutture di accoglienza. L’offerta di posti disponibili è arrivata a 3.800 unità. Ma oltre l’immediata urgenza più che risolta c’è un’incognita minacciosa: i tempi lunghi di permanenza in queste sistemazioni di fortuna. Condizioni che diventano gravose se non drammatiche in autunno e inverno: Amatrice, il centro più colpito dal sisma, poggia su un altopiano a mille metri circondato da montagne con vette fino a 2.400 metri. In tenda fa freddo già adesso di notte . La ricostruzione dei centri abitati non sarà rapida. Anche perché le scosse continue - anche ieri la terra ha continuato a tremare, il totale dal 24 agosto è di 1.493 eventi sismici - stanno mettendo in crisi il sistema della viabilità stradale, già difficoltosa e tortuosa in origine e poi subito stravolta dalla scossa del 24 agosto. Tra frane, ponti pericolanti e macerie che hanno invaso i percorsi stradali, le comunicazioni sono diventate molto difficoltose. La strada regionale 260 è interdetta alla circolazione e la Salaria si può percorrere ma con restrizioni per i veicoli pesanti, rende noto la Protezione civile. Uno scenario così difficile può far immaginare, dunque, anche una permanenza lunga degli sfollati nei campi attrezzati e nelle tendopoli. Ma la stessa Protezione civile, con l’ordinanza n. 388 in attuazione della dichiarazione dello stato di emergenza decisa dal Consiglio dei ministri del 25 agosto, prevede ora l’erogazione dei Cas, i contributi di autonoma sistemazione. L’ordinanza firmata dal capo dipartimento, Fabrizio Curcio, all’articolo 3 stabilisce che i Comuni curano l’istruttoria per l’assegnazione del contributo di autonoma sistemazione destinato alle famiglie con l’abitazione distrutta, in tutto o in parte, o con un’ordinanza di sgombero a seguito del terremoto. Il contributo è di 200 euro al mese per ogni persona residente e comunque fino ad un massimo di 600 euro, ma se il nucleo familiare è composto da una sola persona, il contributo è di 300 euro. Se ci sono persone di età superiore ai 65 anni, portatrici di handicap, o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro per ogni avente diritto anche oltre il limite massimo di 600 euro per famiglia.

Nell’ordinanza sono individuati i soggetti che assicurano gli interventi sotto il coordinamento del capo dipartimento della Protezione Civile: i presidenti delle Regioni, i prefetti e i sindaci dei Comuni coinvolti nel terremoto, insieme alle strutture del Servizio nazionale della protezione civile. Le attività messe in campo in questa fase sono relative al soccorso, all’assistenza e al ricovero delle popolazioni colpite dal terremoto, alla messa in sicurezza delle aree interessate e agli interventi urgenti per evitare situazioni di pericolo o maggiori danni. Per le attività di soccorso, assistenza e ricovero delle popolazioni colpite dagli eventi, i sindaci possono provvedere all’occupazione d’urgenza e alle eventuali espropriazioni con l’adozione di un decreto di occupazione d’urgenza.

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