Se c’è una costante esplicativa nella storia delle economie sta nell’importanza del capitale umano. Due premi Nobel dell’economia, Theodore Schultz e Arthur Lewis, hanno cercato nel settore primario – l’agricoltura – le ragioni che hanno fatto scoccare la scintilla della crescita, e hanno trovato nell’istruzione e nella formazione la ragione principale della creazione di quel surplus che permette di aumentare la produttività. Una “scoperta” che ha cambiato l’orientamento degli aiuti ai Paesi poveri. I trasporti sono la variabile forse più sottovalutata dello sviluppo dell’economia.
Sono un fattore “orizzontale”, che riguarda tutto e tutti, Paesi poveri e Paesi ricchi, dato che tutto e tutti devono essere trasportati dal punto A al punto B per far funzionare l’immensa macchina dell’economia. Le diligenze non possono trasportare tonnellate di merci, ma le ferrovie sì. E l’epopea delle strade ferrate ha accompagnato lo sviluppo dell’economia dall’Ottocento in poi. In questi “racconti” di economia e storia un raccordo cruciale sta nel secolo scorso, quando fra depressioni e guerre, idee nuove e orribili sofferenze vennero a plasmare gli assetti economici e sociali. Due protagonisti di quel secolo – John Maynard Keynes nell’economia e Winston Churchill nella politica – lasciarono un’impronta indelebile. Churchill talvolta si spazientiva di Keynes e degli economisti, che non erano mai d’accordo (disse: «Se chiedo un parere a due economisti, avrò due opinioni diverse; a meno che uno dei due non sia Lord Keynes, nel qual caso ne avrò tre»).
Ma la grande intuizione di Keynes – se l’economia va male lo Stato deve avere i conti “in disordine”, spendere e sostituire domanda pubblica a domanda privata – divenne una dottrina dominante nel dopoguerra, e la Grande recessione del 2008-09 è stata combattuta con politiche keynesiane. Churchill ebbe il premio Nobel della letteratura per la sua storia della Seconda guerra mondiale. Le guerre, l’ultima in particolare, che impatto hanno sull’economia? A parte morte e distruzioni, ci sono anche effetti positivi...
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