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Dossier Nei grandi romanzi entra in scena l’economia

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Dossier | N. 25 articoliI grandi temi dell’economia spiegati con parole semplici dal Sole 24 Ore

Nei grandi romanzi entra in scena l’economia

Si può capire l’economia leggendo i grandi romanzi? Sì e no. Cioè: gli spunti economici sono innumeri, dato che ogni personaggio, romanzesco o reale, deve affrontare un “vincolo di bilancio”, deve risolvere la tensione insita nel fatto che i nostri desideri sono illimitati e i mezzi limitati. Ma perché queste “situazioni” si tramutino in spunti di comprensione del problema economico sottostante, bisogna portarle sotto i riflettori e spiegare i legami. In queste due ultime puntate de «L’economia per la famiglia» abbiamo proceduto, in ordine sparso, a una disamina di 18 grandi libri del passato e del presente.

Cominciamo col «Milione» di Marco Polo, un antesignano della globalizzazione. Passeremo poi a «Il Mercante di Venezia», di Shakespeare (Shylock non avrebbe avuto ragione di pretendere la sua “libbra di carne” se solo Antonio avesse potuto stipulare una polizza contro i rischi dei viaggi). «La favola delle Api», di de Mandeville precorse l’intuizione di Keynes sul ruolo della domanda nel traino dell’economia. Dumas con il suo «Tulipano nero» ci ricorda la “crisi dei tulipani” e le fasi di euforia/crolli di Borsa.

«La piccola Dorrit» di Dickens ci porta alle ragioni della “prigione per i debitori”. Oggi questo tipo di punizione non c'è più, ma altre violazioni delle norme finanziarie (ad esempio l’insider trading) sono punite con molti anni di prigione, almeno in America. Dorothea, l’eroina di «Middlemarch» di Eliot difende il ruolo dell’innovazione nello sviluppo dell’economia, e vuole imparare qualcosa della scienza economica.

Uno dei più bei libri di Zola, «Al paradiso delle signore», ricama, attorno a storie d’amore, un drammatico confronto fra la forza nascente dei “Grands magasins” e le sofferenze dei piccoli negozi. Un bagno di gioventù ci è offerto da Verne con «Il Giro del mondo in ottanta giorni», dove il protagonista fa buon uso della moneta fiduciaria. Infine il capolavoro di Melville, «Moby Dick», offre il destro per una discussione su come si forma il prezzo delle balene, morte e vive...

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