Dopo la corsetta mattutina al Colosseo Mark Zuckerberg ha messo da parte le sue solite t-shirt sportive e ha indossato giacca e cravatta. L’evento, d’altronde, era solenne: il fondatore di Facebook, assieme alla moglie Priscilla Chan, è stato ricevuto dal Papa in Vaticano.
«Gli abbiamo detto quanto ammiriamo il suo messaggio di misericordia e tenerezza, e di come ha trovato nuovi modi per comunicare con la gente di ogni fede in tutto il mondo», ha scritto al termine dell’incontro Zuckerberg sul suo profilo Facebook, postando anche una foto in cui compare anche “Aquila” il modellino dell’aereo a energia solare progettato da Facebook.
Al centro della chiacchierata che Zuckerberg ha avuto con Papa Francesco c’era internet: attraverso l’aereo Aquila, infatti, l’azienda madre del più famoso social network vuole portare internet nelle zone del mondo non connesse. Le tecnologie, come spiega una nota della sala stampa vaticana, possono essere usate «per alleviare la povertà, incoraggiare una cultura dell’incontro e fare arrivare un messaggio di speranza, specialmente alle persone più disagiate».
Salutato il Papa, Mark Zuckerberg ha poi incontrato Matteo Renzi a Palazzo Chigi: anche qui foto immediatamente condivisa sul social network, prima di dirigersi all’Università Luiss per un incontro con gli studenti al termine del quale Zuckerberg ha annunciato che Facebook Italia donerà 500mila euro sotto forma di Ad credits alla Croce Rossa. Mossa astuta, quella del fondatore del social: la donazione, infatti, consiste in “crediti” che la Croce rossa potrà spendere su Facebook «per promuovere le attività di cui c’è maggiore bisogno: raccolta
fondi, ricerca di volontari, richiesta di donazione di sangue, mettersi in contatto con le persone che hanno bisogno di un posto in cui stare».
Il terremoto è stato uno dei temi affrontati anche con Renzi: «Abbiamo parlato del terremoto della scorsa settimana e di come la comunità di Facebook in Italia e in tutto il mondo può tutta unita aiutare le persone a riprendersi e ricostruire», ha scritto sul suo profilo Zuckerberg, che dal premier ha ricevuto una copia del «De amicitia» di Marco Tullio Cicerone. «Il «De amicitia» - ha spiegato Renzi - può essere visto come “il simbolo” del legame che c’è tra Facebook e la lingua e letteratura latina visto che il chiedere l’amicizia è una delle attività più note del social network di cui Zuckerberg è co-fondatore».
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