Italia

Fondo comune Confindustria-sindacati

  • Abbonati
  • Accedi
L’INIZIATIVA

Fondo comune Confindustria-sindacati

Ansa
Ansa

Donare un’ora di lavoro per contribuire alla ricostruzione delle aree del centro Italia devastate dal sisma. Come è già accaduto in passato - sia per il terremoto dell’Aquila che per quello dell’Emilia - imprese e lavoratori hanno deciso congiuntamente di sostenere un impegno di solidarietà con un intervento concreto a favore dei terremotati. Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, «di fronte alla drammaticità del sisma che ha colpito le popolazioni del Centro Italia» ieri hanno siglato un accordo - sottoscritto dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia e dai segretari generali di Cgil, Susanna Camusso, Cisl, Annamaria Furlan e Uil, Carmelo Barbagallo - che attiva un «Fondo di intervento a favore delle popolazioni del Centro Italia» nel quale confluiranno contributi volontari da parte dei lavoratori di tutto il territorio nazionale, pari a un’ora di lavoro e un contributo equivalente, per ogni lavoratore, da parte delle imprese.

La raccolta fondi terminerà il 31 gennaio 2017. Confindustria e Cgil, Cisl e Uil «effettueranno - avverte una nota - una valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento entro il prossimo mese di ottobre, in coerenza con le indicazioni delle istituzioni locali e delle autorità preposte al piano di ricostruzione, nei modi e con le forme che ne garantiscano la certezza della destinazione – comunque a sostegno di servizi/strutture di pubblica utilità – e il loro più rapido utilizzo, considerata la gravità della situazione e la necessità di avviare al più presto la ricostruzione».

La collaborazione tra Confindustria e sindacati sulla raccolta fondi per vittime di calamità naturali risale al 1997 con il terremoto in Umbria ed è poi proseguita con l’alluvione di Sarno, il Kosovo e lo tsunami fino all’Aquila e a quello più recente del 2012 dell’Emilia Romagna quando sono stati raccolti con le stesse modalità quasi 8 milioni di euro. Fondi che hanno contribuito alla realizzazione di cinque opere nelle aree colpite dal sisma destinate alla collettività. «Le parti sociali sono pronte a fare la loro parte con grande senso di responsabilità, trasparenza e concretezza come è avvenuto per altre tragiche calamità che hanno colpito il nostro paese», ha assicurato ieri il segretario generale Cisl, Annamaria Furlan. Che aggiunge: «Tutto dovrà tornare come prima nei paesi colpiti dal terremoto sull’esempio virtuoso della ricostruzione del Friuli che proprio quest’anno abbiamo ricordato».

© Riproduzione riservata