Il vecchio glorioso trenino delle Dolomiti con le carrozze azzurre che fino agli anni 60 arrivava fino al centro di Cortina d’Ampezzo potrebbe tornare a vivere all’interno di un megaprogetto che prevede un collegamento tra Bolzano e le principali destinazioni turistiche delle Dolomiti orientali intercettando il traffico turistico di mezza Europa. Per ora è solo un progetto di prefattibilità realizzato dalla SAD, l'azienda di Trasporto Pubblico Locale dell'Alto Adige che si e' avvalsa dell'advisor Iniziativa per gli aspetti economico-finanziari e di sostenibilità, e la svizzera IBV Hüsler AG per il disegno del tracciato e gli aspetti ingegneristici.
Investimanto da 1,6 miliardi
L'investimento previsto e' di 1,6 miliardi per la realizzazione dell'infrastruttura a cui si aggiungono circa 200 milioni per i treni misti (aderenza e cremagliera) ma l'elevato traffico stimato tra 6 e 7,5 milioni, consentira', secondo il progetto, di avere un margine operativo pari o superiore ai costi di gestione consentendo la possibilità di realizzare l'infrastruttura anche in project financing con contributi pubblici previsti dalle norme Ue.
Sara' quello tra Bolzano e Cortina un treno “green” che collegherà tre comprensori altamente turistici come l'Alpe di Siusi, la Val Gardena e l'Alta Badia. Solo cosi' l'Alto Adige potrebbe ricalcare il modello svizzero e intercettare agevolmente il traffico dei treni ad Alta Velocità che attraverso la Galleria di Base del Brennero raggiungeranno Bolzano. Il nuovo traforo, infatti, consentirà di raggiungere l'Alto Adige in circa 5 ore ad un bacino di oltre 100 milioni di persone mentre il completamento dell'Alta Velocità permetterà di arrivare a Bolzano dall'aeroporto di Verona in circa 1 ora e da quello di Monaco di Baviera in poco meno di due ore.
Un treno per ripensare il futuro delle Alpi
In previsione di queste nuove opere infrastrutturali che consentiranno di migliorare l'accessibilità di uno dei territori italiani a piu' alta vocazione turistica (oltre 6,5 milioni di arrivi e 29 milioni di presenze) la regione Alto Adige ha avviato una riflessione su come sviluppare i trasporti preservando in modo sostenibile la qualità ambientale, caratteristica essenziale della sua attrattività. Il treno delle Dolomiti, secondo il progetto, si pone del resto come vero architrave per ripensare il “Futuro delle Alpi” lo studio di prefattibilità per la nuova ferrovia Bolzano-Cortina. Il progetto, fortemente voluto da Ingomar Gatterer (CEO della SAD) e da Helmuth Moroder (Responsabile del progetto per SAD), ha anche incassato il parere positivo del Viceministro al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, che ha annunciato l'istituzione di un tavolo congiunto al Ministero. Le prime reazioni sono positive. «Anche in Germania dovremmo imparare a presentare progetti come questo» ha osservato Enack Fereleman, sottosegretario al Ministero dei Trasporti tedesco.
Progetto che unisce industriali e ambientalisti
Il progetto traduce un interesse legato ad una visione dello sviluppo territoriale che ha messo d'accordo sia il mondo degli industriali che quello degli ambientalisti convinti, tra cui il noto alpinista Reinhold Messner, che vedono nel nuovo treno l'opportunità per conciliare in modo sostenibile crescita economica e tutela dell'ambiente. Infatti, nonostante l'Alto Adige con 6,5 milioni di arrivi, 29 milioni di presenze e 220.000 posti letto (su una popolazione di circa 500.000 persone) sia una delle maggiori mete turistiche italiane, l'area ha una debolezza rilevante nella sua accessibilità, che avviene prevalentemente via strada, tanto che quasi l'80% dei flussi provengono da Germania e Italia. Questa situazione, mal si concilia con le esigenze di preservare l'ambiente tanto che da molti anni è aperto il dibattito sulla necessità di chiudere i passi alpini.
Nel 2026 sarà completato il tunnel di base del Brennero
Ma qualcosa sta cambiando. Nel 2026 sarà completato il tunnel di base del Brennero, uno dei tratti più importanti e difficili del corridoio 10 della rete TEN-T, che collegherà la Scandinavia con Palermo. Da quel momento Bolzano sarà collegata importanti città europee: Vienna, Budapest, Praga, Berlino, Amburgo e Francoforte, tutte raggiungibili nel giro di circa 5 ore. Stessa cosa vale per i collegamenti da Sud: da Napoli si arriverà a Bolzano in circa sei ore, da Roma in meno di cinque e da Milano, Venezia o Bologna in meno di 3. Tra 10 anni, quindi, Bolzano verrà a trovarsi al centro di un bacino di circa 100 milioni di persone che potranno raggiungere la città altoatesina in meno di 5 ore di viaggio in treno.
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