Ancora sbarchi di migranti sulle coste italiane. Nella notte intorno alle due è approdata al porto di Lampedusa la nave 'Asso 25' con a bordo 1.177 migranti soccorso ieri nel Canale di Sicilia. Le operazioni di sbarco sono proseguite per tutta la notte. Dieci i medici presenti per le prime operazioni di soccorso. Tra i profughi sbarcati c'erano numerose donne e molti bambini, nessuno dei quali, tuttavia, ha avuto bisogno di un ricovero ospedaliero. La nave era diretta a Palermo ma in serata è stato deciso di cambiare destinazione, a causa di una rissa scoppiata a bordo della nave. E per oggi è attesa al porto di Palermo un'altra nave, con a bordo altre mille persone circa.

Un’altra imbarcazione con un analogo numero di migranti è attesa oggi al porto di Taranto. A bordo persone di varie nazionalita' di cui 863 uomini 126 donne ed 83 minori di cui 59 non accompagnati La maggior parte di provenienza sub sahariana mentre altri giungono dalla Siria e dalla Palestina. Tutti sono stati salvati nel Mediterraneo mentre navigavano in grande difficolta' su gommoni partiti dalla Libia.

Sono circa 13mila i migranti sbarcati sul suolo italiano negli ultimi quattro giorni. Soltanto ieri gli arrivi sono stati tremila.

La gestione dopo gli hotspot
Pronta a mettersi in moto la macchina dell'accoglienza gestita falla Prefettura di Taranto, i migranti in arrivo saranno accolti nell'hotspot allestito in un'area periferica del porto e in funzione da alcuni mesi.

Qui i migranti restano per un massimo di 72 ore, salvo casi diversi, per essere individuati e registrati. Dopodiche' vengono inviati ad altri di accoglienza tra Puglia e altre regioni. Nelle scorse settimane il Comune, anche per motivi di costo, ha deciso di non avvalersi piu' dell'assistenza medica prestata dal personale della Croce Rossa per utilizzare invece quello dell'Asl di Taranto. Nei mesi scorsi la commissione parlamentare per lo studio dei fenomeni dell'immigrazione, in visita all'hotspot di Taranto come ad altri allestiti in Italia, defini' un “buon modello” quello allestito nella citta' pugliese.

Merkel: su migranti commessi errori
La Germania ha reagito troppo tardi alla crescita evidente della crisi dei migranti. Lo ha ammesso la cancelliera tedesca Angela Merkel che, in un'intervista al quotidiano Sueddeutsche Zeitung, ha affermato che «noi tedeschi, abbiano ignorato il problema per troppo tempo».
«Nel 2004 e nel 2005, c'erano già molti arrivi di rifugiati, ma abbiamo lasciato che affrontassero il problema la Spagna e gli altri paesi alle frontiere esterne», ha detto Merkel che oggi vedrà a Maranello in premier italiano Matteo Renzi.
Tuttavia «la Germania rimane la Germania, con tutto ciò che ci è caro», ha concluso la cancelliera.

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