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Istat: primo calo degli occupati da 4 mesi. Pesano collaboratori e…

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SCENDE IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE

Istat: primo calo degli occupati da 4 mesi. Pesano collaboratori e partite Iva

A luglio c'è stato il primo stop alla crescita dell'occupazione: dopo quattro mesi consecutivi con il segno più, il mercato del lavoro ha registrato, sul mese, -63mila posti, per effetto essenzialmente degli indipendenti, vale a dire, collaboratori e partite Iva, che sono scesi di 68mila unità. I contratti stabili stanno tenendo, anche se in diminuzione, (-5mila dipendenti in meno), mentre continuano a crescere i rapporti a termine (+10mila posizioni), in linea con gli ultimi dati amministrativi di fonte Inps.

Sull'anno la fotografia scattata poco fa dall'Istat rimane positiva: +266mila occupati, quasi tutti dipendenti permanenti (+244mila), a testimonianza che Jobs act e decontribuzione sui rapporti stabili, piena fino a dicembre scorso, poi ridotta al 40 per cento, un effetto lo ha hanno comunque prodotto. Anche il tasso di disoccupazione a luglio è sceso all'11,4 per cento; ci sono 39mila disoccupati in meno (in un anno, i senza lavoro in meno sono 44mila), ma gli inattivi, a luglio, sono tornati a salire, ed è probabile che qualche disoccupato che nei mesi scorsi si era riattivato per cercare un impiego, non trovandolo, sia tornato nel limbo degli "scoraggiati".

IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE
Dati destagionalizzati, valori % (Fonte: Istat)
IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE
Dati destagionalizzati, valori % (Fonte: Istat)

Certo, la crescita che stenta a decollare e la riduzione dello sgravio sul tempo indeterminato stanno iniziando ad avere effetti sul mercato del lavoro, che finora ha viaggiato, un po' a sorpresa, a un ritmo positivo. Il punto è che molti settori dell'industria sono ancora in sofferenza, alle prese con complicati processi di ristrutturazione (e fanno richiesta di Cigs, più che assumere nuovo personale). Il quadro è migliore nei servizi, l'edilizia resta in chiaro-scuro.

IL TASSO DI OCCUPAZIONE
Dati destagionalizzati, valori % (Fonte: Istat)

Che indicazioni trarre da questi dati? Tra un mesetto il governo dovrà presentare la manovra di Bilancio, e le risorse si sa sono limitate. Per questo è fondamentale concentrarle su misure che stimolino la crescita. Senza più indugi. E, sul fronte lavoro, in particolare, si deve puntare su produttività e minor costi per le aziende, per aiutarle a riprendersi e così assumere. In quest'ottica, è fondamentale procedere, da subito, al taglio strutturale del cuneo. Un'eventuale ulteriore riduzione della decontribuzione, peraltro in misura ancora più soft, rimarrebbe una misura temporanea, che rischia di non produrre miglioramenti.

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