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L’economia spiegata attraverso i romanzi nell’ultima uscita de «l’Economia per la famiglia»

Ultimo appuntamento con la collana “L’Economia per la famiglia” che ha dedicato gli ultimi numeri ai “racconti dell’economia”: martedì 6 settembre il volume “Economia e letteratura. Dai Viaggi di Gulliver al Gattopardo” prenderà in esame nove grandi libri del passato e del presente che contengono spunti e legami con la scienza economica.

Libri selezionati per capire i fondamentali dell’economia come, ad esempio, i concetti di giustizia ne I viaggi di Gulliver, dove la satira di Jonathan Swift tocca il tema economico degli incentivi giusti per far funzionare una comunità. I Vicerè di Federico De Roberto, uno dei grandi romanzi della letteratura italiana che si svolge in Sicilia ai tempi di Garibaldi, presenta molti spunti economici, dal finanziamento dei deficit pubblici nei primi anni dell’Unità d’Italia al disinvolto uso di informazioni riservate (insider trading): il senatore Duca di Oragua speculava sulla rendita con le informazioni raccolte nei ministeri. E poi ancora: la partita doppia, una grande invenzione (italiana), di cui si parla ne La coscienza di Zeno di Italo Svevo.

La “distopia” di George Orwell con La fattoria degli animali spiega come le rivoluzioni distruggono ma non creano, con il capo dei rivoltosi anch’egli invischiato in problemi morali. Nel Marcovaldo Italo Calvino descrive le distorsioni di un mercato del lavoro dove spesso le carte sono truccate. Infine Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ripercorre, come I Viceré di Federico De Roberto, un periodo cruciale della storia d’Italia, quando, con l'unificazione, si unificò anche la moneta e si ricorse al debito pubblico per finanziare i deficit. Da allora prese avvio la “questione meridionale” e il principe Fabrizio ancora oggi ha molto da dire sulle problematiche del Sud.

Le vicende economiche e la letteratura. L'economia per la famiglia, ogni martedì e mercoledì in edicola

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