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lo studio

Italia maglia nera Ue con 37 miliardi di evasione Iva. Bruxelles: «Inaccettabile, riformare»

(Bloomberg)
(Bloomberg)

L'Italia è la maglia nera nella Ue per l'evasione dell'Iva, con un totale di 36,9 miliardi di euro di imposte non pagate nel 2014. È quanto emerge da uno studio della Commissione europea che stima a quasi 160 miliardi di euro il totale Iva evaso nell'Unione nel 2014. La differenza tra gli introiti Iva attesi e gli importi effettivamente pagati (il cosiddetto “gap Iva”) - indica la Commissione - è «ancora una volta a livelli inaccettabili» e «questo va a sostegno dei recenti appelli della Commissione per una revisione del sistema Iva per contrastare le frodi e renderlo più efficiente». Rispetto al 2013 il “gap Iva” nella Ue è calato di 2,5 miliardi, ma con performance diverse dei vari Stati. Sono comunque 18 i Paesi che mostrano un miglioramento.

Il gap italiano 2014 è in calo rispetto ai 38,9 miliardi del 2013, che già assegnavano comunque alla Penisola il primato in materia. Il Paese più virtuoso in termini assoluti è il Lussemburgo, con soli 147 milioni di euro di Iva non pagata nel 2014. In percentuale, il Paese con la maggiore evasione dell'imposta è la Romania con il 38%, mentre sul fronte opposto c’è la Svezia con un gap solo dell'1,2%.

“I nostri Stati membri stanno perdendo decine di miliardi di euro di Iva non pagata. Questo è inaccettabile”

Pierre Moscovici 

L'Italia è al 27,55%, che anche se in calo dal 27,99% del 2013 la relega nel plotone di coda anche sotto questo profilo. Peggio dell'Italia fanno solo, oltre alla Romania, la Grecia (27,99%), la Slovacchia (30%), Malta (35%) e la Lituania (36,8%). La media Ue è del 14%.

«I nostri Stati membri stanno perdendo decine di miliardi di euro di Iva non pagata. Questo è inaccettabile», ha sottolineato a sua volta il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. «L'attuale sistema non è attrezzato per fare fronte alle truffe Iva e agli errori di calcolo ed è chiaro che i numeri non miglioreranno da soli». Per questo «gli Stati membri devono concordare velocemente un sistema Iva a prova di truffa, come ha indicato la Commissione all'inizio dell'anno», ha insistito Moscovici, lanciando l'appello per iniziative che portino a risolvere il problema «una volta per tutte».

La Commissione sottolinea che nonostante i miglioramenti «si possono fare progressi significativi solo se gli Stati concordano nel rendere l'attuale sistema Iva più semplice, più a prova di truffa e più business friendly». Lo studio sull'evasione Iva è finanziato dalla Commissione e quest'anno si basa su stime più accurate degli anni precedenti grazie al miglioramento dei dati contabili forniti dagli Stati membri.

(Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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