Italia

2/7 M5S/L'uscita di Roberta Lombardi dal minidirettorio romano

  • Abbonati
  • Accedi
    campidoglio

    Dal caos nomine alle email, così il caso Roma ha fatto traballare il M5S

    A due mesi dall'insediamento la giunta Raggi è nella bufera. Ultima tegola sono le indagini della procura sull’assessora al Bilancio Paola Muraro. Ma sono numerosi gli inciampi della sindaca sin dai primi mossi dopo il suo insediamento il 23 giugno. E le disavventure della giunta Raggi si stanno ripercuotendo anche su tutto il Movimento nazionale. Nel mirino è finito Luigi Di Maio, membro del direttorio, finora candidato premier in pectore del M5S, sotto accusa per aver negato di sapere delle indagini in corso sull'assessora Muraro, malgrado sia stato avvisato via email dal mini-direttorio romano.

    2/7 M5S/L'uscita di Roberta Lombardi dal minidirettorio romano

    Il 14 luglio il primo strappo. Roberta Lombardi, parlamentare romana di spicco del movimento, lascia il mini-direttorio che affianca la sindaca Virginia Raggi nelle scelte più delicate sulla Capitale. Lo fa dopo le voci di liti e frizioni con la sindaca, negate dalla diretta interessata, che minimizza parlando di una scelta compiuta per dedicarsi a tempo pieno al «lavoro per la terza edizione di Italia a 5 stelle». Raggi, da parte sua, ringrazia «per il contributo prezioso», senza scomporsi. Ma lo strappo è evidente. E peserà sugli equilibri del Campidoglio. Alla Lombardi fa riferimento Marcello De Vito, sconfitto dalla Raggi nella candidatura M5s a sindaco di Roma.

    © Riproduzione riservata