Italia

Decreto terremoto, nodo seconde case

  • Abbonati
  • Accedi
(none)

Decreto terremoto, nodo seconde case

  • –Massimo Frontera

ROMA

Definizione esatta del “cratere” (che per ora conta 17 comuni); risarcimenti per i danni causati dal terremoto, superando la distinzione tra prime e seconde case; gestione dell’anno scolastico e delle attività economiche (in particolare agroindustriali), allestimento delle residenze temporanee, sospensione di scadenze fiscali e tributarie, deroghe normative per velocizzare i tempi per opere e smaltimento di materiali.

E poi ancora una prima cornice operativa per la struttura commissariale affidata a Vasco Errani, con indicazione di risorse, uomini e poteri.

Sono i principali elementi del decreto che il governo sta preparando per il Cdm e che rappresenta il primo provvedimento organico e articolato dopo il sisma del 24 agosto. Terrà insieme sia la fase che sta gestendo il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, sia l’attività che sarà avviata dal commissario per la ricostruzione.

Il testo ha tre grandi capitoli: la chiusura della prima fase di emergenza; la gestione delle persone rimaste senza casa e delle attività economiche; le prime basi operative per avviare la ricostruzione.

Uno degli elementi centrali è il risarcimento dei pesanti danni al patrimonio edilizio ed economico. Il risarcimento sarà assicurato a tutti quelli che hanno subito danni dal sisma. Questo principio, peraltro già sottolineato pubblicamente da De Vincenti a una settimana dal terremoto, non è in discussione. Ma proprio per assicurare la sua rigorosa applicazione - e allo stesso tempo bloccare a monte gli abusi e tentativi di allargare le maglie dei sussidi - la norma che si sta scrivendo a Palazzo Chigi specificherà che il danno dovrà essere documentato e dimostrato. Dunque, un perimetro che, all’interno del cratere, sarà circoscritto ai soli casi effettivamente legati alle scosse dal 24 agosto in poi.

L’obiettivo del governo è stringere i tempi e definire il testo in tutti i dettagli entro 7-10 giorni.

Un nodo ancora da sciogliere è quello delle seconde case. Dal territorio c’è una richiesta forte per superare ogni distinzione tra prima e seconda abitazione ai fini del risarcimento e della ricostruzione con criteri antisismici.

D’altra parte, come hanno sottolineato i governatori di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, il territorio colpito ha un altissimo numero di seconde case che, complessivamente, rappresentano anche una componente significativa dell’economia turistica locale.

Il pressing delle Regioni è forte. «Le seconde case sono un tema che abbiamo posto e che va affrontato - dice la presidente dell’Umbria Catiuscia Marini – perché dopo il sisma ’97 abbiamo ricostruito, oltre alle prime case, solo le seconde case che erano funzionali alla sicurezza dell’agglomerato edilizio che comprendeva anche prime case. Ma soprattutto le seconde case hanno una funzione economica e di traino turistico: è la “fabbrica” di questo territorio».

C’è poi il tema delle risorse. La ricognizione dei danni è ancora in corso e servirà a quantificare un primo ordine di grandezza per il fabbisogno della ricostruzione. Ma il censimento servirà anche ad attivare la richiesta formale a Bruxelles per attingere al fondo di solidarietà per l’emergenza (richiesta che va fatta dall’Italia entro 12 settimane dal sisma). Il governo sfrutterà anche la possibilità, offerta dal fondo di Bruxelles, di destinare le risorse anche alla ricostruzione di infrastrutture stradali e altre opere pubbliche.

Poi ci sono i 50 milioni, già stanziati a valere sul fondo nazionale di emergenza per le calamità. E c’è la possibilità, offerta dalla legge di bilancio, di trovare risorse anche spostando in modo semplificato e rapido i fondi tra diverse poste.

Norme specifiche anche per la tutela dei Beni Culturali e del patrimonio artistico. E c’è infine il complesso capitolo ambientale, con al centro il delicato aspetto della gestione delle macerie. Il testo prevede un vero e proprio piano delle macerie, approvato dal commissario, che precisa siti, flussi e modalità di raccolta. Con una selezione attenta delle macerie dei beni artistici e anche dei materiali con elementi pericolosi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA