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8/12 Offerta formativa - Organico dell’autonomia

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    istruzione

    Ritorno a scuola: ecco l’abc delle novità (e dei problemi)

    Dopo l'Alto Adige (5 settembre), primo giorno di scuola oggi in nove regioni. Per capire novità e problemi del nuovo anno scolastico ecco un “alfabeto” ragionato. Al debutto Laboratori per l'occupabilità, merito e «school bonus» - Restano i nodi di reggenze e supplenze

    8/12 Offerta formativa - Organico dell’autonomia

    Offerta formativa
    Quest'anno vengono stanziati 80 milioni, attraverso la ex legge 440, per potenziare didattica e formazione per gli alunni: con 6,7 milioni si rafforzano le attività sportive e motorie; con 6 milioni si metteranno in campo progetti su educazione alimentare, legalità, contrasto al bullismo e sicurezza stradale. Aumenteranno anche le iniziative rivolte ai minori stranieri e - un'altra novità - per introdurre a scuola il Public Debate e il Public Speaking, affinché i ragazzi possano imparare ad argomentare le loro idee, a farle capire e valorizzarle. Queste misure si sommano al progetto “La scuola al centro” che, con 10 milioni ad hoc, finanzia i programmi di apertura estiva degli istituti di quattro città: Milano, Roma, Napoli, Palermo

    Organico dell'autonomia
    Da quest'anno debutta l'organico dell'autonomia, che è costituito da posti comuni, di sostegno e di potenziamento. Le scuole avranno un ricco contingente di risorse umane che il preside deve gestire in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa. Ciò si traduce in una diversa e più articolata assegnazione dei docenti alle classi, del tutto inedita. Se finora, infatti, il monte ore di docenza nelle classi era noto e ben definito per ciascun insegnante, ora non è del tutto scontato, potendo il dirigente assegnare ai docenti anche ore per il potenziamento dell'offerta formativa o per contribuire all'organizzazione. Lo scopo dell'organico dell'autonomia è offrire una migliore offerta didattica. Nel I ciclo le aree maggiormente potenziate sono state quella linguistica e quella artistico-musicale. Per il II ciclo quelle socio-economica e artistico-musicale, a seguire le aree linguistica e scientifica. Gli istituti, poi, potranno utilizzare la quota dell'autonomia del 20% dei curricoli per potenziare gli insegnamenti obbligatori o per attivarne ulteriori, purché non si ecceda il limite del 20% del monte ore annuale e non si creino esuberi nell'organico
    Quest'anno vengono stanziati 80 milioni, attraverso la ex legge 440, per potenziare didattica e formazione per gli alunni: con 6,7 milioni si rafforzano le attività sportive e motorie; con 6 milioni si metteranno in campo progetti su educazione alimentare, legalità, contrasto al bullismo e sicurezza stradale. Aumenteranno anche le iniziative rivolte ai minori stranieri e - un'altra novità - per introdurre a scuola il Public Debate e il Public Speaking, affinché i ragazzi possano imparare ad argomentare le loro idee, a farle capire e valorizzarle. Queste misure si sommano al progetto “La scuola al centro” che, con 10 milioni ad hoc, finanzia i programmi di apertura estiva degli istituti di quattro città: Milano, Roma, Napoli, PalermoOrganico dell'autonomiaDa quest'anno debutta l'organico dell'autonomia, che è costituito da posti comuni, di sostegno e di potenziamento. Le scuole avranno un ricco contingente di risorse umane che il preside deve gestire in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa. Ciò si traduce in una diversa e più articolata assegnazione dei docenti alle classi, del tutto inedita. Se finora, infatti, il monte ore di docenza nelle classi era noto e ben definito per ciascun insegnante, ora non è del tutto scontato, potendo il dirigente assegnare ai docenti anche ore per il potenziamento dell'offerta formativa o per contribuire all'organizzazione. Lo scopo dell'organico dell'autonomia è offrire una migliore offerta didattica. Nel I ciclo le aree maggiormente potenziate sono state quella linguistica e quella artistico-musicale. Per il II ciclo quelle socio-economica e artistico-musicale, a seguire le aree linguistica e scientifica. Gli istituti, poi, potranno utilizzare la quota dell'autonomia del 20% dei curricoli per potenziare gli insegnamenti obbligatori o per attivarne ulteriori, purché non si ecceda il limite del 20% del monte ore annuale e non si creino esuberi nell'organico

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