Il piano-flessibilità per le uscite verso la pensione interesserà tutti i lavoratori, “autonomi” e dipendenti pubblici compresi. In tutto i soggetti interessati dovrebbero essere almeno 350mila. Il meccanismo studiato dal Governo sarà differenziato sulla base di tre maxi-categorie: uscite volontarie, per le quali la decurtazione implicita dell'assegno rispetto alla potenziale pensione di vecchiaia “piena” dovrebbe essere più elevata (fino a un massimo del 5-6% l'anno, ovvero 15-18% su base annuale) ; disoccupati di lungo corso, i disabili e alcune categorie “disagiate”, che saranno maggiormente tutelati con Ape a costo zero, o quasi; lavoratori interessati in piani di ristrutturazione aziendale per i quali potrebbe essere richiesto un contributo all'impresa