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Sotto la lente la consulenza della Muraro per Gesenu e il ruolo di Paoletti …

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l’inchiesta

Sotto la lente la consulenza della Muraro per Gesenu e il ruolo di Paoletti Ecologia

«Impianti non a norma». È così riassumibile il resoconto di due relazioni tecniche sugli stabilimenti Ama, la municipalizzata romana che si occupa di igiene urbana, che entrano nel fascicolo della Procura della Repubblica capitolina sul «sistema rifiuti».

Si tratta di due documenti, del 10 e 11 agosto 2015 sugli impianti di Trattamento meccanico biologico (Tmb) a Rocca Cencia e Salaria, gli stessi in cui l’attuale assessore M5s, Paola Muraro, era referente dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia). Le relazioni sono state compiute dagli stessi consulenti di Ama, che hanno analizzato il funzionamento dei due impianti, sollevando dubbi sulla qualità dei rifiuti in uscita (Cdr e Fos). Per la Procura, dunque, si tratta di una conferma dell’impianto accusatorio, secondo cui la Muraro avrebbe dovuto vigilare proprio sulla qualità dei rifiuti in uscita. I fari dei magistrati si stanno posando anche sulle consulenze svolte dall’attuale assessore, quando lavorava per Ama. Gli inquirenti stanno analizzando un lavoro svolto dalla Muraro con la società Gesenu di Perugia. L’azienda, che si occupa di rifiuti, è stata di proprietà dell’imprenditore Manlio Cerroni. Prima della cessione risultavano soci il Comune di Perugia (45%), l’impresa Cecchini di proprietà di Cerroni (45%) e Noto La Diega Rosario Carlo (10%). Il 25 maggio scorso la società viene ceduta alla Paoletti Ecologia srl, che materialmente ha liquidato il compenso per la consulenza alla Muraro. Nella ricostruzione degli intrecci di rapporti e contatti che vedono al centro dell’inchiesta l’attuale assessore Muraro e l’imprenditore Cerroni, la Paoletti gioca un ruolo tutto da chiarire. La società, infatti, è stata in rapporti con Cerroni nella Fiumicino servizi spa, per la raccolta di rifiuti solidi non pericolosi. Un’azienda in cui risultano soci, tra gli altri, anche il Comune di Fiumicino e Ama, oltre alla Gesenu (con la precedente gestione di Cerroni). Ma non solo: l’11 marzo 2014 - nel pieno del lavoro svolto dalla Muraro nei Tmb di Ama - la Paoletti si aggiudica in Rti un lotto per il servizio di prelievo, carico, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti prodotto giornalmente nei due impianti di Tmb di Ama a Rocca Cencia e Salaria. La commessa è svolta per nove mesi consecutivi, finché la Paoletti solleva perplessità sul tipo di rifiuti: ritiene, a conti fatti, di aver diritto a un maggior compenso per svolgere il proprio lavoro. Il parere opposto di Ama fa nascere non solo un contenzioso, ma anche una denuncia dell’ex presidente Daniele Fortini per interruzione di pubblico servizio. I magistrati, dunque, vogliono chiarire alcuni particolari di questo intricato schema di rapporti professionali e societari: a partire dalla consulenza svolta dalla Muraro per la Gesenu, come detto controllata dalla Paoletti, che a sua volta si era aggiudicata un appalto con i Tmb di Ama mentre responsabile Aia degli impianti era proprio la Muraro.

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