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Charlie Hebdo risponde a Comune di Amatrice: «Denuncia non ci fa…

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la vignetta del settimanale francese

Charlie Hebdo risponde a Comune di Amatrice: «Denuncia non ci fa paura»

Le vignette pubblicate da Charlie Hebdo il 2 settembre 2016
Le vignette pubblicate da Charlie Hebdo il 2 settembre 2016

«Ci sono state tante dichiarazioni, la denuncia aspettiamo di vederla, vediamo di che si tratta. Ma non ci fa nessuna paura, di vignette come questa ne abbiamo
fatte a decine, è una come un'altra, di umorismo nero»: lo ha detto il direttore di Charlie Hebdo, ospite stamattina della radio France Inter per la presentazione di un libro, rispondendo a una domanda sulla denuncia del Comune di Amatrice.
«Trovo completamente sproporzionato tutto questo chiasso per una vignetta», ha affermato. «Abbiamo fatto in passato vignette simili su Bruxelles, sul terremoto ad Haiti e nessuno ha protestato, nessun italiano ha protestato. La morte è un tabù, qualche volta bisogna provare a trasgredire», ha dichiarato ancora Riss. «Quando vediamo sui social network la dimensione che preso questo caso - ha aggiunto - sembra di essere in manicomio».

Ilegale del municipio colpito dal terremoto ha depositato ieri, presso la procura del tribunale di Rieti, una denuncia-querela nei confronti di Charlie Hebdo per diffamazione aggravata relativa alla vicenda delle vignette pubblicate dal periodico francese.

L'atto è stato presentato dall'avvocato Mario Cicchetti, in qualità di legale dello stesso Comune colpito dal sisma del 24 agosto. «Imbarazzante satira sui morti», aveva commentato Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice. «Ben venga l'ironia - aveva dichiarato il primo cittadino di Amatrice - ma sulle disgrazie e sui morti non si fa satira e sapremo mostrare come il popolo italiano sia un grande popolo, lo è stato nell'emergenza e lo sarà nella ricostruzione».

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