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Si uccide per un video hard in rete, inchiesta per induzione al suicidio

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Attualità

Si uccide per un video hard in rete, inchiesta per induzione al suicidio

(Olycom)
(Olycom)

La morte di Tiziana Cantone, che ieri si è tolta la vita non riuscendo più a gestire la persecuzione di cui era vittima sui social, scuote web e coscienze. La storia era già al centro di un'indagine per violazione della privacy e diritto all'oblio, da ieri il reato per cui si procede è cambiato. Ora che Tiziana è morta si indaga per induzione al suicidio. Lo ha confermato il procuratore Francesco Greco, della Procura di Napoli nord. Gli inquirenti hanno deciso di ascoltare gli amici della 31enne come persone informate sui fatti e tutte le persone che le sono state vicino in questi ultimi mesi o che in un modo o nell'altro sono entrate in questa vicenda. La storia di Tiziana aveva fatto il giro del web dopo che alcuni suoi “amici” avevano diffuso un video hard che la ritraeva in momenti di intimità che avrebbero dovuto rimanere privati.

Invece, passando da uno smartphone all'altro, da una piattaforma social all'altra, il video è diventato un tormentone con la frase: «Stai facendo il video? Bravo». Un tritacarne mediatico che ha stritolato Tiziana rendendola bersaglio di commenti di ogni tipo fino a costringerla a lasciare il lavoro, cambiare città e cognome, citare in giudizio chi la perseguitava sui social, chiedere la chiusura dei profili di chi la insiltava e la rimozione dei video dal web.

Un oblio che tardava ad arrivare tanto che il suo avvocato aveva citato in giudizio non solo chi ha postato i video ma anche Facebook Irand, Google, YouTube e Yahoo Italia ottenendo, cinque giorni fa, un provvedimento di urgenza con cui si disponeva la cancellazione dei video lesivi della reputazione di Tiziana, pena una multa fino a diecimila euro per ogni giorno di inadempienza.

La mamma di Tiziana ha raccontato che tutto questo non è bastato, che nel processo Tiziana era stata comunque condannata a pagare spese per quattromila euro perché ritenuta consenziente. E alla fine il peso del suo dramma è diventato terribile. Ieri Tiziana ha preso un foulard e l'ha usato come cappio per cercare definitavemente il suo oblio, quello non virtuale.

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