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Raggi: un assessore ad hoc per le partecipate

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Raggi: un assessore ad hoc per le partecipate

Ancora non si completa la Ginta Raggi, dopo le dimissioni, il 1° settembre, dell’assessore al Bilancio Marcello Minenna. Neanche ieri, nel suo intervento in Assemblea capitolina, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha indicato il nome del nuovo titolare del Bilancio. Anzi, ha di fatto ufficializzato che i nomi da trovare saranno non uno solo, ma due: il titolare del Bilancio-patrimonio e quello che dovrà gestire le partecipate. Sotto Minenna le due competenze erano accorpate, ma la sindaca ha deciso di affidarle a due persone distinte (si era ipotizzato nei giorni scorsi che la sindaca stessa potesse mantenere per sé la delega alle partecipate). Intanto il tempo stringe, visto che il Comune dovrà approvare il bilancio di previsione 2017 entro il 31 dicembre. Una procedura non rapida, visto che dopo l’ok della Giunta il testo deve passare ai Municipi per il loro parere (non vincolante) e poi giungere in commissione Bilancio dell’Aula Giulio Cesare per arrivare infine all’ok definitivo dell’Assemblea capitolina.

Il dubbio sì-no Olimpiadi 2024 dovrebbe invece sciogliersi: la decisione, salvo colpi di scena, sarà ufficializzata oggi e sarà per il no alla candidatura della Capitale. Tanto che è attesa una conferenza stampa dopo l’incontro che il sindaco avrà in Campidoglio con il presidente del Coni Giovanni Malagò. Eppure, proprio ieri al 56° salone nautico il comitato promotore di Roma 2024 aveva ricevuto il sostegno incondizionato alla candidatura da parte di Ucina Confindustria Nautica. Mentre in serata, a Palazzo Senatorio, si era svolto un incontro tecnico tra una delegazione del Comune e una del Comitato Olimpico per discutere del dossier (assente sia il sindaco che Malagò). In aggiunta, il presidente della commissione sport del Senato, Andrea Marcucci, ha annunciato che martedì 27 settembre la commissione ascolterà Raggi e il suo vice, Daniele Frongia, «sulla candidatura della Capitale alle Olimpiadi del 2024».

«Ho avviato la ricerca di due nuovi assessori – ha spiegato ieri il sindaco – con le deleghe bilancio-patrimonio e partecipate che torneranno separate. Sto visionando curriculum e valutando persone. Nel più breve tempo possibile procederemo alle nomine». Intanto, in Assemblea Capitolina, durante la discussione dello stanziamento di 18 milioni per Atac (l’azienda comunale dei trasporti), ci sono state polemiche sul magistrato Raffaele De Dominicis, inizialmente nominato per sostituire il dimissionario Minenna alla guida dei conti, che non sarebbe mai stato revocato. «Raggi ha mentito - ha tuonato dalla lista Marchini il capogruppo Alessandro Onorato -. Non ha mai revocato De Dominicis che di fatto è ancora assessore al bilancio ma a sua insaputa. Ho controllato con gli uffici, è così». «L’ho appreso in Aula. Verificherò anche io con gli uffici», ha commentato il capogruppo M5S Paolo Ferrara.

Intanto il Campidoglio è tornato sotto i riflettori della stampa straniera. «Quando Virginia Raggi è stata eletta rappresentava la più alta aspirazione del Movimento 5 Stelle per mostrare all’Italia come politici non professionisti avrebbero potuto cambiare le cose. A tre mesi di distanza il brillante momento del Movimento 5 Stelle è divenuto confusione e Raggi sembra annaspare», ha scritto il New York Times. Seguito dal Wall Street Journal.

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