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Istat, dal 2014 fuori dalla recessione

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congiuntura

Istat, dal 2014 fuori dalla recessione

L'Istat rivede al ribasso di 0,1% ( da +0,8 a 0,7) la stima preliminare del Pil resa a nota a marzo. Ma rivede al rialzo la stima del 2014, che passa a una crescita dello 0,1% rispetto alla diminuzione di 0,3 punti percentuali stimata a marzo.
Il rapporto deficit/Pil nel 2015 si è attestato al 2,6% (contro il 3% del 2014): l'Istituto di statistica conferma - nonostante le revisione del Pil - le stime
preliminari di marzo.

Il 2014 anno positivo
Nel 2015 il Pil ai prezzi di mercato risulta pari a 1.642.444 milioni di euro correnti, con una revisione al rialzo di 6.072 milioni rispetto alla stima precedente. Per il 2014 il livello del Pil risulta rivisto verso l'alto di 8.497milioni di euro. Sulla base dei nuovi dati - rende noto l'Istat - il Pil in volume è cresciuto nel 2014 dello 0,1%, con una revisione al rialzo di 0,4 punti percentuali rispetto alla diminuzione di 0,3 punti percentuali stimata a marzo. L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è pari nel 2015 a -2,6% (-3,0% nel 2014), con un valore invariato rispetto alla stima pubblicata a marzo. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è pari all'1,5% del Pil.

ANDAMENTO DEL PIL IN VOLUME
Anni 2000-2015, variazioni percentuali, valori concatenati (Fonte: Istat)

Rapporto deficit Pil
L'Istat, nel quadro della revisione dei dati sul Pil diffusa oggi, corregge al ribasso il dato sul rapporto debito/Pil per il 2015 al 132,2 per cento. L'ultimo dato della Banca d'Italia, diffuso ad aprile scorso, stimava il debito pubblico al 132,7% del Pil. I dati dicono poi che nel 2015 la pressione fiscale in rapporto al Pil si è attestata al 43,4%, invariata rispetto al dato del 2014. In questo caso l'Istat corregge, negli ultimi conti economici nazionali, le stime di aprile scorso pari a 43,5% per il 2015 e a 43,6% per il 2014.

Consumi delle famiglie, nel 2015 +1,5%
Nel 2015 alla luce di un reddito lordo disponibile delle famiglie italiane cresciuto dello 0,9% sia in valore nominale, sia in termini di potere d'acquisto, la spesa per consumi finali è cresciuta dell'1,5%. Lo comunica l'Istat, sottolineando come questo andamento abbia determinato un calo di 0,6 punti percentuali della propensione al risparmio (ovvero il rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile), che è scesa all'8,3%, dall'8,9% del 2014. In leggerissima ripresa (+0,6%) gli investimenti delle famiglie in abitazioni , un dato che ha interrotto la tendenza alla riduzione degli ultimi anni.

Renzi: strada lunga, ma ce la possiamo fare
«Abbiamo visto i dati sul Pil oggi. La strada è ancora davvero molto lunga eppure ce la possiamo fare» ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, commentando i dati durante l'inaugurazione del nuovo museo Ducati a Bologna. «Possiamo come Paese cercare di ingranare la marcia giusta e rimetterci in moto se tutti insieme andiamo nella stessa direzione - ha aggiunto - smettiamola con le polemiche politiche su cose che non servono».

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