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Universitari alla sfida dell’ingresso nel mondo del lavoro

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RAPPORTO UNIVERSUM TALENT 2016

Universitari alla sfida dell’ingresso nel mondo del lavoro

Marka
Marka

Dopo la laurea c'è il desiderio di mettersi in proprio. Per uno studente universitario italiano su due è questo il sogno da realizzare, sia che si tratti di dare vita a una start up che gettare le basi di un proprio futuro professionale che sia il più possibile soddisfacente e permetta, tra le altre cose, di raggiungere nel tempo un appagante rapporto tra lavoro e vita privata. Naturalmente si punta anche ad avere un lavoro sicuro, stabile e a diventare leader. È questa la fotografia che emerge dalla ricerca «Universum talent 2016» che ha coinvolto quasi 36.500 universitari di 39 università italiane. La ricerca svela un crescente desiderio di essere autonomi e indipendenti mentre la prospettiva di una carriera internazionale tra gli studenti delle facoltà business sembra perdere un po' di smalto.

Il tutto per inseguire una maggiore qualità della vita privata perché per un terzo degli interpellati è necessario «integrare gli interessi personali con quelli dell'agenda quotidiana» mentre per il 25% è prioritario essere in un «friendly work environment» e per un altro 16% è meglio avere «condizioni di lavoro flessibili».

«Quest'anno si vedono diversi cambiamenti tra i neolaureati italiani e cresce l'importanza che una società per essere attrattiva debba avere una mission, che l'ambiente di lavoro e la cultura aziendale siano amichevoli,rispettose e meritocratiche - spiega Claudia Tattanelli, Chairman of the strategic advisory board di Universum, società svedese leader nell'employer branding -. Quest'ultimo elemento per gli studenti è oramai diventato molto più importante del prestigio, della reputazione e dei salari alti che contraddistingue i Millennials dalla generations precedente Generazion X».

In quella che assomiglia alla caccia della migliore opportunità questi giovani utilizzano massicciamente community e social network con un poker tra Facebook, Youtube, Linkedin e Instagram. Vie che potrebbero portare a uno stage che per essere veramente interessante deve offrire una formazione concreta e stimolante e magari un contratto a tempo indeterminato. Si pensa soprattutto a gettare le basi della propria carriera perché solo circa il 20% pensa a una retribuzione competitiva. «Per la prima volta non sono più la career web page ne le presentazioni negli atenei il canale preferito per raccogliere informazioni. Ora al primo posto ci sono i social media, mezzi che i datori devono essere in grado di gestire per trasmettere i propri valori e la cultura di lavoro.

«Un'altra cosa da rilevare è come l'interesse per diventare un leader sia cresciuto tantissimo come driver di attrattività per gli studenti di economia che prediligono società che investono molto nella formazione dei propri leader e offrono stage e graduate programs» rimarca Claudia Tattanelli.

Sul gradino più alto del podio delle imprese più attrattive indicate dagli studenti delle facoltà business quest'anno c'è Apple che scalza Google. Perde un posto anche Ferrero mentre tra le new entry ci sono Amazon, Sky, Bcg, Alitalia e Calzedonia. I colleghi di ingegneria confermano la leadership di Google ed Apple mentre Microsoft scalza Ferrari, segno forse di una deludente stagione sulle piste. In classifica entrano Amazon, Samsung, Sky, Fca e Giorgio Armani.

«Per gli ingegneri è assolutamente importante che le società offrano un ambiente creativo e dinamico dove poter contribuire all' innovazione e crescere e dove le proprie idee vengano ascoltate - conclude la Chairman of the strategic advisory board di Universum -. Questo spiega l'ascesa di società come Apple, Amazon, Google, Microsoft, Ferrari, Lamborghini Automobili assieme a Ferrero, Valentino, Armani, L'Oreal, e Luxottica. Tutte offrono ambienti creativi, dinamici, amichevoli che offrono incredibili opportunita' di crescita ,formazione per I neolaureati».

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