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Esselunga, il testamento di Caprotti: lascia il controllo a moglie e figlia, Marchetti presidente. Quadri donati al Louvre

Bernardo Caprotti con la moglie Giuliana e la figlia Marina in una foto d'archivio (Ansa)
Bernardo Caprotti con la moglie Giuliana e la figlia Marina in una foto d'archivio (Ansa)

Il controllo di Esselunga a moglie e figlia e stop alla procedura di vendita dell’azienda. L’apertura del testamento è stata una sorpresa perché, ancora in vita, Bernardo Caprotti ha donato circa il 70% delle azioni della holding Supermarkets Italiani alla moglie Giuliana Albera e alla figlia Marina, «in via tra loro congiunta» recita un comunicato stampa. Ai due figli di primo letto, Giuseppe e Violetta, il lascito testamentario è stato di circa il 15% ciascuno. Queste dunque le quote destinate ai familiari del fondatore dopo l’apertura del testamento custodito dal notaio Piergaetano Marchetti.

Anche per la cassaforte immobiliare è stata seguita la stessa procedura: ancora in vita, Bernardo Caprotti ha donato un pacchetto del 55% della holding Villata Partecipazioni al coniuge e alla figlia Marina. A Giuseppe e Violetta, come lascito testamentario, il 22,5% a testa.

A quanto si apprende, il fondatore di Esselunga avrebbe destinato metà dei risparmi alla segretaria di direzione Germana Chiodi, che aveva supportato anche moglie e figlia di Caprotti, e l’altra metà ai nipoti. Si tratta dei tre figli di Giuseppe Caprotti e di Andrea e Fabrizio, figli di Claudio, fratello del fondatore di Esselunga, suo socio agli inizi dell’avventura imprenditoriale nei supermercati. Alcune opere d’arte, dei dipinti di grande valore, sarebbero stati donati al museo del Louvre.

ESSELUNGA, IL REBUS SUCCESSIONE

«Faremo di tutto per salvaguardare il gruppo Esselunga»: questo l'unico commento di Giuseppe Caprotti, figlio dell'imprenditore brianzolo, all'uscita dello studio del notaio. Nessun commento sul contenuto del documento. Il nuovo cda, integrato con la nomina del notaio Marchetti, neo presidente, ha anche annunciato lo stop alla procedura di vendita. A questo punto è probabile che la moglie e la figlia Marina optino, almeno per il momento, per la continuità aziendale, confermando la guida all’a.d Carlo Salza, in sella da 16 anni, e al suo team.

Oggi è stata una giornata convulsa per il gruppo Esselunga. Secondo il programma, un consiglio di amministrazione straordinario ha anticipato l’apertura del testamento di Caprotti e il Cda della holding Supermarkets Italiani ha prima provveduto a cooptare Piergaetano Marchetti, al posto dell’imprenditore scomparso, nominato poi presidente della società stessa. Probabilmente come figura super partes e di garanzia tra le due famiglie Caprotti.

Alla fine Marchetti, in nome del Cda, ha comunicato lo stop alla procedura di vendita della catena commerciale milanese. In una nota si legge: «In considerazione della scomparsa del dottor Bernardo Caprotti, di non dar corso, allo stato, ad operazioni relative alla controllata Esselunga».


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