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Nuove 14esime: gli aumenti fino a 42 euro al mese

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Attualità

Nuove 14esime: gli aumenti fino a 42 euro al mese

Un piccolo ritocco per i pensionati che già percepiscono la 14esima mensilità, una significativa novità per chi non l’ha mai avuta pur contando su una pensione non superiore a due volte il minimo (mille euro lordi al mese). Nel primo caso si potrà contare su un aumento fino a un massimo di 13 euro al mese, nel secondo su un extra fino a 42 euro al mese.

Dovrebbe essere questo lo schema di intervento per rafforzare i redditi di 3,3 milioni di pensionati che, pur avendo versato contributi, appartengono alla fascia più bassa delle prestazioni Inps non assistenziali. A meno di sorprese dell’ultima ora sarà infatti questo il meccanismo inserito nella prossima legge di Bilancio.

Partiamo dai 2,1 milioni di pensionati con più di 64 anni e un assegno fino a 1,5 volte il minimo (750 euro) che in luglio già incassano la 14esima. Secondo quanto risulta al Sole 24Ore l’assegno passerà da 336 a 437 euro per chi ha fino a 15 anni di contributi, da 420 a 546 euro per chi ha fino 25 anni di contributi e da 504 e 655 euro per chi ha più di 25 anni di versamenti effettuati. Ecco invece come sarà l’assegno nuovo per i circa 1,2 milioni di pensionati (sempre over 64) che finora non l’avevano. Per chi ha fino a 15 anni di contribuzione l’assegno è di 336 euro, per chi ha fino a 25 anni di contributi si arriva a 420 euro e coloro che hanno più di 25 anni di contributi avranno un assegno di 504 euro. Secondo i dati del Casellario pensionati dell’Inps, alla prima platea appartengono circa 261mila persone, alla seconda 477mila e alla terza 412mila, per un totale appunto di quasi 1,2 milioni di pensionati.

Com’è noto questo intervento non è il solo previsto per rafforzare le pensioni più basse. In manovra ci sarà anche l’estensione della “no tax area”. Si prevede, in particolare, l’aumento della detrazione d’imposta (riconosciuta fino a 55mila euro) per tutti i pensionati over 74 anni con l’obiettivo di uniformare la loro esenzione fiscale a quella dei lavoratori dipendenti con reddito fino a 8.125 euro.

L’insieme dei due interventi dovrebbe determinare una maggior spesa per circa 900 milioni annui dal 2017 in avanti. Circa 700 milioni andranno a spesare le vecchie e nuove 14esime, mentre con 260 milioni si completerà il percorso di adeguamento della “no tax area” per i pensionati che era iniziato con la legge di Stabilità dell’anno scorso.

Secondo quanto ha riferito martedì in Parlamento il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, dalle misure di rafforzamento delle pensioni più basse ci si aspetta un impulso sul lato della domanda che contribuirebbe, insieme con gli altri interventi di politiche sociali, il rinnovo del contratti pubblici e le nuove regole sulle pensioni, a un maggiore espansione del Pil per un decimale di punto.

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