«Prevedo che la Commissione europea la farà passare, si divertirà a giocare con i numeri e su singole misure, perchè è quello che fanno ormai, ma credo che passerà». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, a i microfoni di Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24, in merito al braccio di ferro in corso con Bruxelles sul deficit-Pil. «Il provvedimento - ha detto Calenda - riduce il deficit rispetto all'anno scorso e aumenta gli investimenti».
Mix24, il faccia a faccia con Calenda
I provvedimenti nel Def in Industria 4.0 faranno tornare gli investimenti
«Il fiscal compact di fatto è già finito», ha aggiunto Calenda, secondo il quale questa è la direzione «nella quale andrà la discussione l'anno prossimo; il fiscal compact è una cosa che non c’è più e non serve più a niente». Il ministro ha poi sottolineato i provvedimenti inseriti nel Def nell'ambito dell'Industria 4.0, che, a suo giudizio, «faranno tornare gli investimenti e i posti di lavoro, una crescita di qualità e una competitività di lungo periodo».
Camusso ha per le imprese parole d’altri tempi
«Teorizzando che gli imprenditori avrebbero utilizzato gli incentivi per l'innovazione allo scopo di pagarsi consumi privati, la Camusso ha dimostrato un disprezzo verso la categoria degli imprenditori che riecheggiava altri tempi, tempi che speravamo finiti da un pezzo», ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in risposta alle critiche espresse dalla segretaria generale della Cgil Susanna Camusso sugli incentivi della legge di Bilancio. «Oltretutto», ha aggiunto rispondendo a un'intervista pubblica di Panorama, «il piano di Industria 4.0 nasce dal lavoro di una commissione guidata dal predecessore della Camusso, Guglielmo Epifani, una commissione alla quale la Cisl ad esempio ha portato un grande contributo».
Non ho visto il piano della Rai
«Immagino che la Rai stia facendo il piano», ma «io non l'ho visto» e «da quando sono arrivato io sono passati sei mesi, che comunque sono troppi», ha detto il
ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda. Parlando a RadioIn merito alle cifre circolate sul recupero del canone, grazie all'inserimento in bolletta, pari a 300-400 milioni, Calenda ha detto che forse sarà «qualcosa di più», ma ha ricordato che «la gente vuole pagare per il contenuto e non per il contenitore».
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